“TERRA! Sfide, Innovazioni e Prospettive”

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Dal 23 al 25 maggio, Palermo ospiterà il Congresso Nazionale dei Geologi, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, intitolato “TERRA! Sfide, Innovazioni e Prospettive”. L’evento mira a mettere in luce le sfide contemporanee che interessano non solo la categoria professionale, ma anche i committenti e la collettività.
Il congresso affronterà temi cruciali come le conseguenze dei cambiamenti climatici e le necessarie azioni di adattamento, la pianificazione e gestione di tutti i rischi naturali, compresi quelli sismico e vulcanico, in fase emergenziale e non solo. Si discuterà anche delle azioni per la valorizzazione e il miglioramento tecnico della figura del geologo, considerando le novità riguardanti le lauree abilitanti.
Un focus particolare sarà dedicato al futuro dell’uso delle materie prime, alla transizione energetica e alla tutela dell’ambiente e del paesaggio. Altri temi centrali includeranno il governo del territorio e delle acque, con un’attenzione speciale alla progettazione di costruzioni e infrastrutture sostenibili.
Il congresso rappresenta un’importante occasione per delineare il futuro della professione geologica, con uno sguardo attento alle innovazioni e alle prospettive necessarie per affrontare le sfide globali in materia di ambiente e sicurezza. Il tema delle conseguenze dei cambiamenti climatici e delle necessarie azioni di adattamento, sarà trattato ampiamente in specifiche sessioni del Congresso. Partendo da alcuni dati statistici indicativi: In Italia il 2023 è stato segnato da un trend in continua crescita degli eventi metereologici estremi che sono saliti a quota 378, segnando un + 22% rispetto al 2022, con danni miliardari e la morte di 31 persone. Solo i fenomeni alluvionali che si sono abbattuti su Emilia-Romagna, Toscana e Marche, hanno causato circa 10 miliardi di euro di danni. Ma si registrano sempre più frequentemente anche periodi di severa siccità, come l’attuale situazione di emergenza in Sicilia dove il 2023 è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo, con importanti diminuzioni dell’acqua invasata al 30% della potenzialità, con grandi preoccupazioni per l’approvvigionamento idropotabile e per l’agricoltura con stime di un possibile calo del 70% del raccolto.
di Direttore22 Mag 2024 22:05
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