I lavori della Prima Commissione.

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L’on  Abbate, in suo video messaggio inviato alle emittenti TV, ci fa sapere che la Prima Commissione da lui presieduta ha iniziato l’esame dei neo commissari nominati a fine gennaio da dal governo Schifani. Sarà un compito difficile non solo perchè in quei nomi ci sono alcuni che hanno problemi di vario genere ma anche perchè non sono state superate le lamentele dei partiti componenti della maggioranza. Il clima all’Ars è piuttosto teso e non si può escludere qualche colpo di scena nei prossimi giorni. Intanto dicevamo 8  dei 18 manager della sanità nominati  hanno in corso procedimenti penali. Questi i nomi degli otto: Giuseppe Drago, Mario Zappia, Salvatore Emanuele Giuffrida, Alessandro Caltagirone, Giuseppe Laganga Senzio, Roberto Colletti, Maria Grazia Furnari e Giorgio Giulio Santonocito. Drago è il commissario dell’Asp di Ragusa che è vicino, politicamente parlando, al centro destra e non è modicano. Questa ultima affermazione può sembrare fuori luogo ma oggi nella provincia iblea si fanno i conti su quanto ottiene un ospedale piuttosto che un altro. E chi vuol capire capisca. Che mi risulti, poi,  Drago ebbe una triste esperienza ai tempi del manager Aricò e fu coinvolto in diverse denunce causate dall’intempestivo trasferimento del vecchio ospedale di Ragusa al nuovo voluto fortemente da Aricò.  Comunque c’è anche un elenco di manager che hanno dichiarato  di non avere procedimenti in corso: Ferdinando Croce, Salvatore Lucio Ficarra, Giuseppe Giammanco, Maurizio Letterio Lanza, Giuseppe Cucci, Giuseppe Capodieci, Daniela Faraoni, Walter Messina e Catena Di Blasi. Tutti al momento guidano le aziende in qualità di commissari straordinari, ad eccezione di Gaetano Sirna confermato direttore generale del Policlinico di Catania fino a ottobre 2025. Tutti gli aspiranti manager hanno comunque firmato una dichiarazione nella quale affermano di non avere riportato condanne penali.  I reati in ballo nei procedimenti giudiziari sarebbero vari: abuso d’ufficio, omicidio colposo, concorso formale-reato continuato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rapporto di causalità, interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, lesioni personali colpose, delitti contro il patrimonio mediante frode e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Insomma a leggere così, in modo superficiale ci troveremmo davanti ad un bel gruppo di innominabili ma poi le cose cambiano a vederle meglio. Per regolamento la commissione deve dare il parere sulle nomine entro trenta giorni, il timer scatterà dal momento in cui avrà ricevuto dal governo le risposte agli approfondimenti richiesti. La seduta si è conclusa con la richiesta di approfondimenti, fatta dal Pd ma anche da alcuni commissari di maggioranza, all’assessore alla Salute, Giovanna Volo. Da parte della commissione è arrivata la richiesta dei casellari giudiziari dei manager, le valutazioni dell’Agenas e dell’assessorato alla Salute sul raggiungimento annuale degli obiettivi; eventuali procedimenti di commissariamento nei confronti degli incaricati nel caso abbiano assunto già in passato il ruolo manageriale, i verbali della commissione d’esame e una relazione sui motivi dei due elenchi in cui furono inseriti gli aspiranti manager tra più e meno idonei. L’esame dei documenti dei nuovi manager, come previsto, ha fatto salire il termometro politico, soprattutto all’interno delle forze di maggioranza. I tempi si allungano.

 

di Direttore20 Feb 2024 23:02
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