La “santa alleanza” delle opposizioni all’Ars

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Articolo di Peppe Lizzio
Per la politica regionale, la settimana che oggi si chiude, è stata densa di accadimenti e foriera di interessanti possibili sviluppi.
A parte la conferenza  stampa del Presidente Schifani, di cui abbiamo raccontato i punti salienti, altri due elementi sono assunti agli onori delle cronache. In particolare le grandi manovre per quella che potremmo definire una “santa alleanza” delle opposizioni presenti all’Ars , e le dichiarazioni del leader della Nuova DC Toto Cuffaro in occasione del congresso tenutosi a Catania.
Analizzando più a fondo le varie tematiche, emerge con sempre più chiarezza la volontà del PD siciliano di costruire un’alleanza stabile, oltre che con il Movimento 5 Stelle, con il movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca.
il capogruppo del Partito Democratico, Michele Catanzaro, ha tenuto una conferenza stampa all’ARS, insieme ad altri deputati del gruppo parlamentare, nel corso della quale ha rivendicato l’unità delle opposizioni durante l’esame della manovra finanziaria e ha assicurato continuità nel parlamento regionale al fronte unito costituito da PD, 5 Stelle e Sud chiama Nord.
Il capogruppo PD ha voluto inviare, quindi, un segnale chiaro al suo partito e al segretario regionale, Anthony Barbagallo, chiedendo che l’alleanza venga trasferita nei territori.
Sulla stessa linea il deputato ragusano Nello Dipasquale: “Alle scorse elezioni eravamo divisi ma l’arroganza di Schifani e del suo governo ci ha avvicinati cementando il rapporto tra Pd, M5s e Sud chiama nord – ha ricordato -, ora siamo una coalizione unita”.
A queste dichiarazioni quanto mai chiare , ha successivamente risposto lo stesso Cateno De Luca cogliendo l’assist del gruppo dem all’Ars
“Sulla Finanziaria le opposizioni sono state coese, vediamo se questo potrà portarci a creare un progetto fatto di scelte di radicale discontinuità rispetto al passato”. Il Pd chiama e Cateno De Luca risponde anche durante una delle sue lunghe dirette Facebook mattutine “Non ci interessa l’opposizione ‘di mestiere’, siamo nati per governare”, il “progetto” è ovviamente quello di fare dell’attuale opposizione anche una possibile coalizione in chiave elettorale. De Luca fa sponda con le parole dei parlamentari Pd: “Li ringrazio perché hanno mandato un messaggio per il futuro, per una prospettiva e per la creazione di un’area ampia alternativa a queste destre.
Si cementa così, quindi, il fronte di chi sta lavorando a una coalizione in grado di giocare la partita con il centrodestra. Il frontman sarebbe lo stesso De Luca, che punta alla presidenza della Regione, ma il sindaco di Taormina sa che i tempi per parlare di leadership sono prematuri. “Io candidato alla presidenza? Questo è un elemento che arriverà in un secondo momento, intanto verifichiamo chi, sulla base di questo progetto, abbia voglia di andare oltre gli steccati ideologici partendo dal presupposto che queste destre stanno uccidendo la Sicilia e l’Italia”.
Certamente i leader politici del PD e di Sud chiama Nord si stanno spendendo, e non poco, per creare questa alleanza che alle prossime elezioni regionali possa contendere la Presidenza della Regione al fronte del centrodestra.
Bisognerà vedere cosa farà, e come si comporterà, il M5S che ha sempre mostrato una grande inaffidabilità in tema di alleanze.
Un interessante banco di prova, nei territori , di questa nuova possibilità “santa alleanza ” potrebbero essere le prossime provinciali.
Se nelle singole realtà provinciali il PD, il M5S e Sud chiama Nord riuscissero a trovare sintesi e candidati comuni sarebbe la prova del nove di questa nuova alleanza politico/ elettorale.
Si diceva prima , come la scena politica regionale sia stata anche catturata dalle parole del Segretario Nazionale della DC Toro Cuffaro in occasione del Congresso provinciale della DC di Catania.
Di fronte a numerosi iscritti e simpatizzanti, che hanno provveduto al rinnovo delle cariche di partito, Cuffaro ha sorpreso tutti con un clamoroso mea culpa. «Sono stato uno dei più grandi scambiatori di favori»
Cuffaro ha infatti dichiarato: «Un buon democristiano deve fare il contrario di quello che ho fatto io»
«La politica sia la più alta forma di servizio che ci possa essere nella società. Senza che sia uno scambio. E lo dico sapendo di non essere uno di quelli che ha più diritto di dirlo, perché non ho praticato questa forma di servizio altruistico. In quanto nel passato sono stato uno dei più grandi “scambiatori” di favori. Io non sono un buon esempio per la storia del passato: se volete essere dei buoni democristiani, fate esattamente il contrario di quello che ho fatto io nel passato. Ho sbagliato e ho pagato i miei conti con la giustizia. Vi dico che non paga più la politica dello scambio. La politica è cambiata. La politica è passione e scelta ideale».
Parole sicuramente forti , portatrici di un importante momento di discontinuità politica rispetto al passato.
Certamente, Cuffaro è fortemente impegnato a far crescere la sua DC in Sicilia e ha bisogno di lanciare messaggi nuovi anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Però è indiscutibile che qui siamo di fronte a una notevole presa di coscienza di un politico su cui tutto è il contrario di tutto si è detto e si potrà dire in futuro.
Ma una cosa è certa Totò Cuffaro la politica la sa fare da sempre e queste dichiarazioni ne sono la ulteriore conferma.

di Redazione21 Gen 2024 18:01
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