Una poltrona per due

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La storia del comandante dei vigili urbani di Ragusa che si  divide tra Messina ed il capoluogo ibleo è ormai sulla bocca di tutti. A tirarla fuori sono stati alcuni sindacalisti e qualche vigile ibleo che non hanno digerito ne la situazione ambigua, seppur legale, del nuovo comandante e neppure qualche atteggiamento dello stesso. In pratica in molti hanno masticato amaro fino a quando non ne hanno potuto più ed è scoppiato il  caso.
Abbiamo chiesto al nostro Pe…ppe LIzzio di sapere cosa “sostiene” in questa occasione. Ecco il suo pezzo:
Un famoso film del periodo natalizio è sicuramente “Una poltrona per due”. A Ragusa, in questo periodo, parafrasando il titolo del film, potremmo dire “un Comandante per due”. È infatti questo lo strano caso del Comandante dei Vigili Urbani di Ragusa, Dott. Cannavò che alcuni giorni fa è stato nominato anche Comandante dei Vigili Urbani di Messina. Tutto ciò si deve alla curiosa scelta effettuata dal Sindaco di Messina Federico Basile. Sarà, infatti, una sorta di “coworking”. Cannavò dovrà lavorare a Messina per cinque giorni ed il sesto dovrà essere a Ragusa. Qualora non possa assicurare la sua presenza fisica a Ragusa, Cannavò potrà assicurarla “con gli strumenti di connessione da remoto disponibili per lo svolgimento della prestazione in modalità agile”. In sostanza, il comandante potrà guidare la Polizia municipale di Ragusa in smart working. L’accordo è un comando in prima battuta per sei mesi, ma l’obiettivo del Sindaco Basile è quello di prorogarlo fino a 36 in modo da far sì di aver un comandante che resti per tutto il mandato da sindaco.
Queste evidenti ed oggettive  difficoltà operative del Comandante Cannavò non hanno scoraggiato il Sindaco di Messina che con il Sindaco di Ragusa Cassì, (collega anche politicamente poichè sostenuti entrambi da Cateno De Luca leader di Sud chiama Nord) ha trovato l’accordo, un po’ come si fa con l’affido congiunto dei figli. A Messina, all’annuncio della nomina, sono subito scoppiate le polemiche. Ad annunciare esposti alla Corte dei Conti è il vice presidente del consiglio comunale Mirko Cantello (Lega) che si chiede il perché di una scelta presa senza alcun bando né richiesta di comando da parte dello stesso Cannavò. “E’ una nomina ad personam che anche se lecita è scorretta. E’ stata fatta perché Cateno De Luca sostiene il sindaco di Ragusa?” In Città invece, stranamente, la forze politiche soprattutto di opposizioni sono silenti sul punto. E non si riesce a capire perché di tale assordante silenzio.  La polizia municipale di Ragusa, da sempre carente di uomini e mezzi, lacerata al suo interno da dinamiche conflittuali, viene di fatto privata del suo Comandante  in pianta stabile e nessuno solleva il problema.  Due anni fa fu proprio l’ex Assessore Barone  a voler bandire  un apposito concorso pubblico per 1 posto di Dirigente – Comandante di Polizia Locale che ha poi portato all’assunzione del Dott. Maurizio Cannavò.
Ciò proprio al fine si assicurare stabilità e guida al corpo di polizia municipale. Unica voce di dissenso che in questi giorni si è fatta sentire è quella dei sindacati: con una lettera congiunta al Sindaco  tutti i rappresentanti sindacali Cgil, Cisl, DIccap, Silpol, Uil, O.S.Po.L, Ugl. dichiarano che  “andando al fondo delle cose abbiamo scoperto che il Comune di Messina ed il Comune di Ragusa hanno stipulato una convenzione ai sensi dell’art. 30 comma 2 sexies del Dlgs. 165/2001, che disciplina l’utilizzazione condivisa con assegnazione temporanea e parziale di personale, in base alla quale per un periodo di sei mesi, prorogabile fino a tre anni, il Dott. Cannavò ricoprirà contemporaneamente le cariche di Comandante Dirigente dei Corpi di Polizia Locale di Ragusa e di quello di Messina con il seguente carico di lavoro, disciplinato minuziosamente: un giorno la settimana a Ragusa (anche con collegamento da remoto), cinque giorni in presenza a Messina. Ci troviamo spiazzati, continua la lettera , “di fronte a questa iniziativa e data la distanza tra i due capoluoghi siamo orientati a pensare ad una matrice per lo più di natura politica, per quanto ci riguarda non possiamo non tener conto dell’importanza della figura del comandante diversa, per specificità, rispetto agli altri dirigenti, infatti nel funzionigramma di qualunque Ente, la figura del comandante è strettamente collaborativa con l’Amministrazione e in particolare con il primo cittadino. Perché oggi, conclude polemicamente la lettera al Sindaco, “questa figura professionale è stata praticamente ceduta ad altro Ente? Il Comune di Ragusa non ha più bisogno di un Dirigente – Comandante a tempo pieno? Quali condizioni o situazioni sono cambiate nel frattempo”? Non si può non concludere  che  uno vero e proprio “scippo” è stato perpetrato ai danni della  nostra Città, e che il Sindaco Cassi questo scippo  lo ha subito passivamente,  con un colpevole silenzio causando con questo comportamento sicure ripercussioni negative per uno dei settori fondamentali per la città di Ragusa dato i molteplici e  fondamentale compiti che la Polizia municipale svolge. Fin qui il nostro Lizzio. Noi vorremmo anche sapere quale è il costo reale dell’operazione. Insomma il comandante prende due stipendi o uno che viene diviso in percentuale, 4 quinti a carico di Messina dove opera di persona e per 4 giorni la settimana e un quinto a carico di Ragusa per quella giornata, per giunta on line, di impegno. In tutte e due i casi ci sarebbe da ridire. Nel primo, cioè gli diamo due stipendi, è a dir poco immorale politicamente parlando, nel secondo cioè paghiamo un quinto mi chiedo ma siamo così al verde che non ci possiamo permettere un comandante a tempo pieno?

di Direttore08 Dic 2023 20:12
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