Dopo gli stati generali
Dopo l’interessante serie di interventi sull’economia ragusana che si sono succeduti circa un mese fa alla Camera di Commercio a Ragusa registriamo la dichiarazione del segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, “Aspettiamo segnali. Ma, soprattutto, occorrono risposte. Se l’iniziativa di coinvolgere le parti datoriali e sindacali attorno a un tavolo per tenere gli Stati generali dell’economia ragusana è stata salutata con grande interesse dalla Cisl, ora, a distanza di poco più di un mese, è opportuno che a quella iniziativa analitica possa essere dato un seguito, con la creazione di un tavolo capace di indicare quali i grandi temi che interessano da vicino questo territorio e, soprattutto, in che modo è necessario approcciarli”. “Perché non si corra il rischio – continua Carasi – che il tempo utilizzato sia stato solo sprecato. Siccome so per certo che l’intenzione non era questa ma, anzi, si vogliono costruire solide fondamenta su cui basare i ragionamenti futuri, dobbiamo preoccuparci di comprendere in che modo costruire le strade migliori per favorire lo sviluppo economico, e quindi accrescere l’occupazione e il benessere, sul territorio della provincia di Ragusa. Che dovrebbe poi essere l’interesse primario di tutti gli attori primari della società civile, quello, cioè, di creare le migliori condizioni affinché ciò avvenga. Nutriamo molta fiducia sulle potenzialità dell’area iblea. Ma è necessario metterle in rete. Fin quì la segretaria Carasi. Una valutazione abbastanza condividibile ma dobbiamo anche renderci conto che è davvero difficile individuare linee di intervento in un contesto molto variegato come quello ibleo. Da molte parti si chiede che sia il turismo a fare da traino ma le statistiche dicono altro. La nostra è terra votata all’agricoltura e fino ad ora siamo stati bravi. Lo stesso dicasi per il settore industriale che ha dato molte soddisfazioni nel passato. Ora bisogna avere il coraggio di fare delle scelte che ci coinvolgeranno per gli anni a venire ma senza farci prendere dalla paura di andare contro corrente. Parliamo ad esempio di interventi , da parte delle amministrazioni, ad esempio su quelle che sono state le colonne della nostra economia come le risorse minerarie. Nel convegno dedicato al petrolio i responsabili della regione hanno ben spiegato che abbiamo delle risorse interessanti. E poi se è vero che le grandi opere creano lavoro, dalle nostre parti perchè non si fanno tali interventi? Insomma ora si devono prendere delle decisioni…