Taglio del PNRR. E Ragusa?

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La notizia che non mancherà di creare diversi malumori soprattutto tra coloro che si erano già spesi in  progetti e promesse è questa: In Sicilia la proposta di modifica del del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che il governo intende sottoporre alla commissione europea, prevede un taglio delle risorse del 36,08%. Erano stati finanziati e affidati a Comuni e città metropolitane totale 4 miliardi e 129 milioni, e sono stati tagliati 1,49 miliardi. La proposta è stata presentata dal ministro Raffaele Fitto in Parlamento dove ha spiegato dove e come intende definanziare. I dati sono stati elaborati da Openpolis. Il governo ha giustificato questa scelta spiegando che si tratta di investimenti che in gran parte finanziano progetti in essere e cioè ideati prima dell’avvio del Pnrr e spesso non in linea con vincoli e criteri richiesti dall’Ue o si tratta di progetti che, per come sono stati ideati, rischiano di non essere completati entro il 2026. Ne consegue che a Ragusa  i finanziamenti ammontavano a 191,91 milioni e sono stati definanziati 80,22 milioni (– 41,8%). Bisognerà capire come si dovranno rimodulare i piani di intervento. Non sappiamo ora  Il comune di Ragusa che aveva un bel pacchetto di progetti  a cosa dovrà rinunciare, speriamo poco, perchè come sappiamo l’amministrazione Cassì è sempre stato all’avanguardia nel reperire promesse di finanziamento.  A settembre bisognerà fare una ricognizione di tutto quello che non si potrà fare in provincia.  Comunque non è detta l’ultima parola un simile taglio avrebbe un impatto particolarmente significativo per gli enti locali, in primis comuni e città metropolitane. Una scelta che ha inevitabilmente scatenato molte polemiche, nonostante il governo abbia assicurato che tutti i progetti rientranti nelle misure definanziate saranno recuperati attraverso l’impiego di altre risorse.

di Direttore07 Ago 2023 19:08
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