Finalmente la campagna elettorale si accende.

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Il dibattito tra candidati organizzato dall’ordine dei medici sotto la regia del dott. Alessandro Tumino sembra aver acceso la miccia  a tempo per queste tre ultime settimane di campagna elettorale.  Il sindaco uscente deve aver fatto le sue valutazioni su come si è comportato nel dibattito, su quello che ha detto e non ha detto e appena qualche ora dopo ha lanciato 2 lunghi comunicati stampa per chiarire e aggiungere concetti. Ha però ribadito, come ormai fa da tempo, di sentirsi vittima della  suoi avversari, ormai coalizzati contro di lui. Uno sportivo queste cose le sa. Chi gode dei favori del pronostico incontra squadre che si battono fino allo sfinimento anche senza alcuna vera motivazione. Ah quanti scudetti si sono persi all’ultima giornata se non addirittura  all’ultimo minuto. Questo è lo spirito della competizione, qualunque essa sia. Bene torniamo al dibattito. Dopo la lamentela di Cassì che cerca di spiegare cose che non è riuscito a far capire nel dibattito( potete leggere la nota sempre sulle nostre pagine)   gli avversari si sono scatenati, ognuno per la sua parte, contro le esternazioni di Cassì. Il primo è stato Peppe Lodestro assessore designato di Cultrera la cui nota abbiamo già pubblicato. Subito dopo Riccardo Schininà ” La propensione di Peppe Cassì a rivestire il ruolo della vittima, non si capisce se spontanea o artatamente costruita, ha ormai raggiunto livelli parossistici. Il sindaco uscente, forse preoccupato da un inatteso andamento della campagna elettorale che non gli fa intravedere il risultato agognato, ci fa sapere anche a mezzo social di sentirsi attaccato dagli altri candidati sulla base di ipotetici accordi già confezionati. Voglio rassicurare il primo cittadino che non si sta tramando alle sue spalle; quello che sta succedendo non si chiama ‘spalleggiarsi’, si chiama dialettica democratica, assolutamente normale e direi auspicabile non solo in campagna elettorale ma in qualsiasi fase della vita democratica di una città. Forse Cassì non è emotivamente o politicamente in grado di reggere il confronto? Perché altrimenti affidare a chi gestisce la sua comunicazione, poche ore dopo il confronto dal vivo di ieri sul tema della sanità, informazioni su prossime aperture di reparti ospedalieri che non ha saputo fornire durante i suoi interventi? Forse lui stesso non ne era al corrente? Schininà scende poi nei particolari citando alcune delle grandi sconfitte della città non solo nella sanità ma anche per l’aeroporto, il ClubMed, la Cam Com eccetera ripetendo la frase che Cassì avrebbe usato più volte: “non è di mia competenza”. Non è da meno Sergio Firrincieli  “ ll sindaco continua a mistificare la realtà e riempie di propaganda la pagina con la quale comunica con i suoi cittadini. Quando Cassì parla di tre candidati sindaco che si spalleggiano sta dicendo una menzogna al pari di quelle che ha raccontato ai cittadini in questi cinque anni. Alla camera di commercio ho esortato i ragusani a non fidarsi del progetto politico di chi ha ridotto Ragusa così com’è, con scelte di consumo suolo con i piani Peep e del centro commerciale che hanno svuotato il centro storico e fatto morire decine di attività commerciali. Così come ho detto a Cassí che, nel suo Prg, sta portando avanti ulteriore cementificazione e nella sua idea di palazzo Tumino c’è un altro centro commerciale da 4500 mq…..Evidentemente non riesce a gestire la tensione e vedendosi franare il terreno sotto i piedi cerca di fare la vittima. Se ha argomenti lo faccia, invece di fare la vittima: un atteggiamento che non è affatto dignitoso” Naturalmente anche Cultrera ha voluto dire la sua rispondendo alla demagogia accusatoria del sindaco uscente “Sono i partiti che garantiscono democrazia. Non si può sputare su di essi e poi andare a chiedere per la nostra sanità”.  E’ il Sindaco la massima autorità sanitaria in una città. Sul Giovanni Paolo II e sulla spoliazione dei suoi reparti che l’ospedale di Ragusa ha subito e sta subendo a vantaggio dell’ospedale di Modica, Giovanni Cultrera ha ricordato di chi è la firma in calce a tutto questo, a questo stillicidio di reparti che spariscono: quella del parlamentare regionale modicano che, in questa campagna elettorale, è impegnato in prima linea a sostegno proprio del primo cittadino attuale!!! Alle voci dei candidati si uniscono anche il segretario cittadino del PD. “ È comprensibile: chi è abituato a essere uomo solo al comando, circondato da seguaci (a tanto così da considerarli “discepoli”) accondiscendenti, non può sapere cosa voglia dire confronto democratico e potrebbe non concepire quegli ambiti dove si dibatte e si esprimono pareri. Anzi, l’esistenza stessa dei partiti – ma anche movimenti, gruppi, associazioni, etc. – provoca evidenti reazioni allergiche, tali da perdere completamente il senso delle cose fino a sfociare nella paranoia. Come, per esempio, sostenere l’esistenza di accordi tra gli avversari. Continua Calabrese ” Non gli passa per la testa che ogni candidato possa avere una propria visione del mondo e di come dovrebbe essere la città, diversa dalla sua; non pensa che ogni candidato aderisca ai valori e agli ideali della comunità politica – e partitica – cui appartiene; non pensa che, per presentarsi al vaglio della competizione elettorale (toh, “competizione”) evidentemente ci si ponga in discontinuità rispetto all’attuale amministrazione. Non è un accordo, è democrazia. E anche il rappresentante del PD elenca le tante occasioni perse dalla città. Infine. almeno per ora,  citiamo l’on Campo: “Cassì accusa tutti di strategia politica e alleanze contro di lui, gioca a fare l’agnello sacrificale, ma è chiaro che in città gli unici che sono rimasti coerenti con un progetto politico che va avanti da oltre 10 anni senza mai piegarsi ad accozzaglie o a schieramenti politici lontani dai nostri valori siamo noi. Semmai a giocare di strategia fin dall’inizio penso sia stato proprio lui che è stato eletto con il sostegno di forze politiche di estrema destra e centro destra, a cui si è anche appoggiato a livello regionale per 5 anni per poi scaricarle inventando la favola dei partiti improvvisamente diventati “gusci vuoti” e scatoloni senza identità. Veramente il massimo delle capriole dialettiche. In realtà, la sua “tattica” è fin troppo evidente: abbracciare una parte del fronte progressista cittadino, alleandosi con Ragusa Prossima, in maniera da potersi spacciare al primo turno come candidato civico, convinto che i partiti di destra comunque lo appoggeranno in un eventuale ballottaggio”.  Ora permetteteci una piccola chiosa sulla vicenda. A nessuno va giù, vedremo che diranno poi gli elettori, l’alleanza camuffata con Abbate. le motivazioni sono tante ma c’è di mezzo anche il nome di Lombardo che, come dice la legge, è stato ripulito da ogni peccato ma è difficile dimenticare.   Insomma forse lo staff comunicativo del sindaco poteva lasciar correre in questa occasione sperando nell’oblio di Facebook. Ora sarà un preciso dovere dei cittadini vedere la registrazione per farsi un’idea propria

di Direttore06 Mag 2023 21:05
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