L’allarme eolico del PD

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“Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa l’amministrazione di Ragusa del progetto di un parco eolico offshore a 27km dalla nostra costa. Il termine ultimo per opporsi al progetto è tra due giorni e nonostante il sindaco Cassì sia abituato a dire la propria su tutto, purché sia funzionale alla narrazione di Ragusa paese delle meraviglie, non una parola è uscita da palazzo dell’Aquila sull’argomento. Né si è pensato a promuovere in città un dibattito, quantomai necessario, su questo tema”. È la posizione del circolo cittadino del Partito Democratico di Ragusa, che concorda con quanto dichiarato dal candidato sindaco Riccardo Schininà. “Già il nostro parlamentare regionale Nello Dipasquale – spiega il segretario cittadino Peppe Calabrese – ha più volte espresso la propria contrarierà sulla realizzazione in Sicilia di impianti eolici su mare e, in una riunione, tenutasi circa due settimane fa presso il Libero Consorzio di Ragusa, ha chiesto che si tenga una nuova occasione di confronto per approfondire la questione. Senza dubbio – aggiunge il segretario – la necessità di puntare sempre di più su fonti rinnovabili per tentare di soddisfare al meglio il nostro fabbisogno energetico per abbandonare quelle fossili è attuale e pressante. Tuttavia è impensabile che un’amministrazione comunale che venga a sapere del progetto di realizzazione di un impianto che prevede 50 pali eolici alti 150 metri (solo il mozzo) a meno di trenta km dalla propria costa non dica nulla. Forse il sindaco pensa erroneamente che la presenza dell’impianto non sarà visibile dalle nostre spiagge; forse crede che una struttura del genere non impatti in qualche modo con il settore della pesca o con la navigazione. Senza considerare le ricadute negative sul turismo. Non sappiamo (ma questo è una di quelle cose che dovrebbe dirci proprio il sindaco) se l’impianto avrà delle ricadute almeno in termini occupazionali e sulle nostre bollette. Nel progetto, inoltre, non si fa menzione di alcun sistema compensativo per il nostro territorio a fronte della realizzazione dell’impianto che deturperebbe il nostro panorama”.
“Temiamo – continua Calabrese – che il silenzio da parte di Cassì su questo argomento non nasconda nient’altro che la totale ignoranza sull’argomento in questione. Se così non fosse, invece, ci troveremmo davanti a un primo cittadino che sceglie deliberatamente di tenere all’oscuro la comunità che si è candidato ad amministrare di un fatto importantissimo. Francamente non so dire quale delle due sia l’ipotesi più grave”.
“Insomma, Cassì ha ancora una piccola finestra di tempo per battere un colpo – conclude Calabrese – e far vedere almeno su questo quanto vale la sua voce sullo scacchiere politico siciliano, impedendo che si crei un precedente che consenta a chiunque di poter venire nel territorio a pretendere qualcosa senza dare nulla in cambio”.
NB il foto montaggio  è preso da un post di B.Melilli
di Redazione13 Feb 2023 22:02
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