Ma che ci azzecca 

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La notizia, pur se degna di considerazione, non fa altro che confermare quanto sia stata sbagliata la scelta di allocare il museo del Costume, il cosiddetto Mudeco, al castello di Donnafugata. Lo diciamo perchè in questi  giorni, davvero invernali, scendendo a Ibla ci si imbatte in qualche sparuto turista che si aggira spaesato lungo Corso 25 aprile, senza sapere che fare. E’ vero che noi ci mettiamo il carico da 11, cioè aggiungiamo disagio su disagio, poichè sembra che tutti ristoratori e commercianti del vecchio cuore di Ragusa abbiamo deciso, all’unisono, di chiudere per ferie. Sacrosanto ma forse era meglio decidere per una turnazione. Ma veniamo a noi. Ci arriva una nota dal Comune nella quale si parla di un’esposizione temporanea di abiti al Mudeo appunto a Donnafugata, dal titolo  “Asia – Africa. 8 Paesi tra colori, disegni, decori e lucentezze” che racconterà la ricchezza della diversità culturale di Afghanistan, Pakistan, Siria, Egitto, Algeria, Gambia, Senegal e Somalia. Ora la domanda sorge spontanea: che ci azzecca l’Afganistan o il Gambia con Donnafugata?. Assolutamente niente ed è questo il problema se c’era l’intenzione di fare mostre temporanee, di esporre costumi che con la storia di Donnafugata non hanno nulla da spartire perchè non si è pensato ad allestire lo stesso a Ibla. Lo abbiamo detto e ridetto ma lo doremo ancora.  Chessò Palazzo Cosentini sarebbe stato indicatissimo e avrebbe arricchito Ibla di attività culturali. Forse però la location non piaceva all’architetto Iacono che continua a stupirci con questi effetti speciali. Se fossi io il sindaco smantellerei baracca e burattini e traporterei tutto a Ibla dove una mostra del genere avrebbe attratto anche tanti ragusani che invece non ne potranno usufruire. Bella scelta davvero.  Vi riporto quanto dice Iacono “L’abito tradizionale oltre ad essere un legame inscindibile con la propria terra di origine, è una vera e propria forma tessile di comunicazione di un popolo. Con questo nuovo allestimento, il Museo del Costume continua la sua missione di inclusione culturale aprendosi ad orizzonti differenti dal consueto costume occidentale.<
Duqnue quanto mai giusto il titolo. Ma che ci azzecca

di Direttore31 Gen 2023 23:01
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