Bilancio Sicilia. Di chi la colpa?
Non sarà certo ne la prima ne l’ultima prima ma questa decisone della Corte dei Conti sul bilancio siciliano 2020 è una bella tegola per Schifani. Negli ultimi anni ci sono state delle decisioni molto criticate nelle difficili finanziarie del governo Musumeci ed ora i nodi sembrano venire al pettine.La foto mostra la perplessità nei volti del presidente e dell’assessore. Schifani in merito ha dichiarato ” tale iniziativa avrebbe potuto essere portata avanti un anno fa e non lo è stata, ci attiveremo perché il Governo e il Parlamento nazionali possano confermare la facoltà di spalmare il debito in più anni. Riguardo alle altre partite che sono state contestate, le valuteremo per apportare i dovuti correttivi ma la questione di legittimità costituzionale non è paralizzante per l’attività amministrativa e finanziaria della Regione Siciliana. Sulla vicenda registriamo alcuni interventi di parlamentari dell’ARS. Giorgio Assenza ricorda a Micciché e D’Agostino “che di quella triste pagina politica furono l’uno l’artefice, con la Sua candidatura divisiva, e l’altro un protagonista, che il Governo Musumeci si trovò a ereditare un buco da ben 1,2 miliardi di euro. Per scongiurare il tracollo, si lavorò negli anni 2018 e 2019 per trovare un accordo con lo Stato che ci consentisse di rateizzare il debito targato Pd in dieci anni. Cateno Deluca ha subito dichiarato che se un qualunque sindaco avesse commesso tutti gli illeciti contabili che sono stati contestati dalla Corte dei conti sezione Sicilia alla Regione Siciliana a quest’ora sarebbe stato arrestato e con una contestazione per danno erariale di milioni di euro. La corte dei conti non ha fatto altro che ribadire tutte le criticità che io ho messo in evidenza in occasione del mio intervento sulle dichiarazioni programmatiche è ho sempre ribadito all’interno del Parlamento siciliano che i bilanci della regione sono falsi, denunciando in particolar modo la violazione degli articoli 13, 14 e 15 della legge regionale 11/2010. Purtroppo nessuno di coloro i quali hanno responsabilità diretta pagherà un centesimo per il danno erariale causato come accadrebbe e accade ad un qualsiasi amministratore locale. Chi ha la responsabilità del fallimento della Sicilia, in una terra caratterizzata da assurdità oggi è Ministro di un Governo al quale si chiede aiuto per rimediare al danno causato proprio da lui!”