Fermezza infranta.

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La fermezza di Piantedosi e della Meloni si è subito infranta. Saranno state le cattiverie della Francia, i medici che non vogliono scegliere tra fragili e persone in buona salute oppure la questione è irrisolvibile e allora ci dovevano pensare prima di fare questa cattiva figura. Infatti sono trecentoventicinque i migranti tratti in salvo ieri mattina al largo della Sicilia e, nella notte tra sabato e domenica, trasferiti nei porti di Pozzallo (205) e Augusta (120). Gli uomini si trovavano a bordo di un barcone e sono stati raggiunti da un mezzo della Guardia Costiera. Le operazioni di salvataggio si sono concluse poco prima della mezzanotte di ieri 12 novembre 2022. Ora bisognerebbe chiedersi come hanno fatto 325 persone partire da non si sa dove e arrivare a poche miglia dalla nostra costa su un barcone malfunzionante? Basterebbe guardare meglio nei radar per accorgersi che ci sono le navi che accompagnano i migranti il più vicino possibile e magari fanno una chiamata ai soccorsi. Insomma seil governo della premier Giorgia Meloni vuole affrontare questo argomento lo deve fare a monte e non a valle. Cioè: impedire che ci siano questi trasbordi o addirittura intervenire nei porti di partenza. Non si possono fare imbarcare 350 persone, fra uomini donne e bambini in  silenzio e di nascosto. Infine si dovrebbe capire come sia possibile far viaggiare 40/50 minori non accompagnati alla volta senza che nessuno lamenti la loro scomparsa. Infine bisogna leggere l’articolo che segue sulla burocrazia. Il porto serve per gli sbarchi ma non serve per l’economia tanto è vero che qualcuno non vuole firmare per gli interventi strutturali.

di Direttore13 Nov 2022 11:11
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