Se Atene piange……

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La frase calza a pennello dopo le tante polemiche nate a Ragusa  sulla qualità e la quantità del turismo ricettivo. Infatti se Marina o Ibla lamentano qualche defaiance anche altre località denotano cali preoccupanti delle presenze. Ecco il pezzo che ci ha inviato Giovanna Cannizzaro da Pozzallo.
Vacanze fatte in casa , quest’anno. Ormai è accertato.  Si, le spiagge di Pozzallo  sono state già prese d’ assalto ma è tutta gente di casa nostra. Gli ultimi dati rilevano che, anche  a Pozzallo, quest’anno, i numeri  sono desolatamente insufficienti , soprattutto quelli degli stranieri e le permanenze sono troppo brevi. E questo, ovviamente, non può  far bene all’ industria del turismo che attende il  ” boom” che sicuramente potrebbe esserci  grazie all’ apporto degli stranieri.    Complice la congiuntura internazionale?  Gli elevati costi dei soggiorni ?  O   tanto per  gradire la pandemia covid?.  Fatto sta che tutto questo ostacola la ripresa dell’ economia legata al turismo,  con evidenti effetti negativi su tutto l’ indotto:  trasporti turistici,  agenzie di viaggi, ricettività alberghiera, rischiano di collassare. E nonostante gli  operatori stiano  facendo di tutto per contenere i prezzi, sapendo benissimo di non poter contare su alcune quote del turismo internazionale, il tasso di occupazione delle camere è a livelli percentuali molto bassi, ( e dire che siamo già a ferragosto). Per Pozzallo,  il turismo è una volano economico ma  per alcuni è l’unica fonte  di ricchezza e di lavoro. Dopo un’attenta analisi si potrebbe dire che questa è la storia di una città che non è stata in grado di intercettare i vantaggi del comparto turistico, a causa di modelli di governance inadeguati, perché autoreferenziali,  poco partecipati e incapaci di relazionarsi con i vari sistemi territoriali della provincia.
La crisi ha delle criticità sul piano dei numeri certamente ma anche  sul piano della qualità dell’ accoglienza e di un’ adeguata valorizzazione di ogni suo patrimonio.  Bisognerebbe, dicono gli esperti,  valorizzare Pozzallo come meta turistica  e non come tappa di passaggio  verso Noto, Modica, e Ragusa.  La città marinara può mettere in campo un buon patrimonio di risorse naturali, in grado di attrarre di più se collegate ad eventi di richiamo.  Non bisogna però confondere l’evento turistico con lo di spettacolo di intrattenimento per il pubblico in piazza per il quale si spendono comunque tanti soldi. Ci vogliono appuntamenti che devono coinvolgere gente che viene da fuori, programmati con largo anticipo, che possano riguardare più settori come ad esempio lo sport acquatico e la gastronomia, o anche il cinema visto che vanno tanto di modo i festival e Pozzallo è sul mare. L’invito dunque è a pianificare, a definire le linee strategiche per attrarre nuovi visitatori. In fin dei conti gli operatori turistici chiedono proprio questo.   C’ è da lavorare ……….ma le opportunità ci stanno aspettando .

di Redazione07 Ago 2022 20:08
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