Parco degli Iblei: Ridiscuterne i confini
A conclusione degli ennesimi incontri sull’istituendo Parco degli Iblei, è emersa ancora una volta la contrarietà delle istituzioni locali, delle associazioni di categoria e di associazionismi vari nel recepire l’istituzione di un parco dall’eccessiva estensione che andrebbe ad inglobare zone attualmente antropizzate e produttive in controtendenza rispetto a quello che già esiste nel resto d’Italia. Ignazio Abbate da operatore agricolo che vive e lavora nel parco e da rappresentante di categoria, ha portato avanti e concertato con il territorio una visione di un parco degli Iblei che sia opportunità di sviluppo ma economicamente sostenibile. Esso non deve trasformarsi in un atto punitivo nei confronti di migliaia di nostre imprese che per intere generazioni hanno investito risorse ed energia per diventare
eccellenze nei loro settori (artigiani, industriali, agricoli) rispettando sempre l’ambiente. Con l’istituzione del parco seguendo gli attuali parametri proposti, verrebbero ad essere mortificate ed impossibilitate a poter continuare a seguire l’andamento del mercato e quindi a riconvertirsi per rimanere sempre in attività. Abate ha chiesto e ottenuto un incontro all’assessore regionale al Territorio e
Ambiente, On. Cordaro, che è l’unico soggetto giuridicamente riconosciuto per decidere le sorti del costituendo Parco. La prossima settimana ci incontreremo per stabilire un percorso istituzionalmente corretto che possa recepire le istanze del territorio sgombrando il campo da illazioni e da scorciatoie che non poteranno risultato ma penalizzeranno il territorio. In quell’occasione si potrà ripresentare la
proposta di zonizzazione alternativa già notificata attraverso opposizioni che abbiamo portato avanti
come Comune di Modica. La riunione sarà aperta anche a tutte le figure istituzionali che vorranno
portare a conoscenza dell’assessore le proprie istanze”.