Omicidio?

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Purtroppo il problema del caporalato e dello sfruttamento non viene affrontato nel modo giusto e siamo costretti a vedere alcune iniziative volute dall’assessorato regionale che, nella prospettiva di sensibilizzare al problema, vanno propalando spettacoli musicali e presentatori di grido come è accaduto mercoledi scorso a Ragusa. Intanto prende corpo l’ipotesi avanzata da più parti e sostenuta con forza dai compagni  che il mediatore culturale ivoriano sia vittima di un omicidio, sia nella versione di una morte causata dalle condizioni di insicurezza nel luogo di lavoro, sia con un omicidio premeditato, e relativo occultamento del cadavere. L’inchiesta è per ora accompagnata dal lavoro di controinformazione dal basso e dal controllo puntuale sulla indagine giudiziaria. Questo primo importante risultato che consiste nella decisione della procura di Ragusa è il frutto delle mobilitazioni dei compagni di Daouda ad Acate e Ragusa, dal lavoro di denuncia della USB locale e nazionale, di Rifondazione comunista è della parlamentare di ManifestA Simona Suriano.  Non crediamo che sia questo il problema e neanche il metodo. Invece di interventi seri, mirati alle vere necessità  per contrastare il fenomeno ci si accontenta di un po’ di musica e  tutti si mettono a disposizione non rendendosi conto che siamo in piena campagna elettorale e loro cercano di far bella figura.  Invece l’inchiesta e le lotte dal basso debbono allargarsi ancora più nel territorio interessato, così come va generalizzata la solidarietà ai familiari di Daouda e alla comunità dei lavoratori migranti. Prc chiede che venga bloccato il tentativo delle aziende del ragusano di rendere marginale la vicenda e di erigervi una cortina di silenzio.Prc chiede anche l’intervento di trasmissioni nazionali come Report o  Chi l’ha visto per  mettere a disposizione le loro competenze e intelligenze per avere verità su Daouda.

di Direttore29 Lug 2022 23:07
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