Contro Tutte Le Violenze

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Nel pomeriggio odierno, presso il Palazzo del Governo è stata siglata dal Prefetto Ranieri una nuova adesione al Protocollo d’Intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto della violenza nei confronti delle donne e della
violenza domestica, sottoscritto il 18 marzo 2021 da un’ampia platea di enti pubblici e privati, tutti impegnati in prima linea nelle azioni di contrasto all’odioso e diffuso fenomeno. Con la nuova adesione, l’Intesa – che vede già coinvolti l’Autorità Giudiziaria, le
Forze dell’ordine, i Comuni capofila di distretto, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Azienda Sanitaria Provinciale, l’Ufficio del lavoro, l’Ispettorato del lavoro, l’Ufficio di esecuzione penale esterna e l’Ufficio Servizi Sociali del Dipartimento della Giustizia minorile, l’INPS,
l’INAIL, le Organizzazioni Sindacali, i Centri antiviolenza, i Centri ascolto e le Case rifugio, gli Ordini professionali degli avvocati, dei medici, dei farmacisti e la Consulta femminile del Comune capoluogo – si arricchisce della presenza dell’associazione CO.TU.LE.VI.
(Contro Tutte Le Violenze) con sede in Trapani, impegnata da anni nel settore con sportelli antiviolenza presenti in quasi tutta la Regione, che, nel condividere pienamente le finalità e le progettualità del Protocollo, si propone di fornire un ulteriore supporto alle attività in
essere in questo ambito provinciale. Con l’odierna sottoscrizione – avvenuta con la partecipazione del Procuratore della
Repubblica, del Questore, dei Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale – si intende fornire un rinnovato impulso alle attività di prevenzione e contrasto del fenomeno, in relazione alle
quali saranno a breve tenuti ulteriori incontri finalizzati, tra l’altro, ad assicurare la concreta presenza sul territorio di sportelli dedicati, fornendo risposte coordinate al problema della violenza di genere intra ed extra familiare. Tutti gli interlocutori intervenuti hanno rilevato che, di fronte ad un fenomeno così radicato e spesso silente e in relazione alla complessità dei bisogni delle vittime, solo
attraverso una rete di servizi tra i diversi soggetti pubblici e del privato sociale si è in grado di fornire risposte articolate e coordinate tra loro, così da garantire soccorso e sostegno psicologico e psicoterapeutico alle donne vittime di violenza, a predisporre piani di
protezione, nonché a diffondere la cultura dell’uguaglianza tra i generi al fine anche di preservare la sicurezza, la dignità e l’autostima.

di Direttore21 Giu 2022 00:06
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