Musumeci a Draghi: «Scongiurare una catastrofe sociale»

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>
E’ davvero una situazione paradossale. La guerra in Ucraina tra due popoli che si odiano e che rischiano di trascinarci in una catastrofe ha dei risvolti economici locali particolarmente  tragici che vanno oltre alle spese che vengono affrontate per dare gli aiuti richiesti dagli Ucraini.
Ne abbiamo parlato più volte perchè è vero che ci vuole la solidarietà ma pensate a quello che accadrà quando la raffineria Isab di Priolo sarà costretta a chiudere. Almeno 500 lavoratori dovranno andare a casa e toccherà alo stato italiano, giustamente, pensare agli ammortizzatori sociali cioè cassa integrazione etc etc,. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha rivolto un appello al premier e al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, a seguito del paventato rischio di chiusura della Raffineria di Priolo, in applicazione delle sanzioni alla Russia, visto che quel Paese fornisce la totalità del petrolio lavorato. Serve chiarezza: il governo Draghi ci dica finalmente cosa intende fare del più importante polo energetico dell’Isola».  ha detto il Governatore. “Ogni scelta che il governo nazionale vorrà adottare – aggiunge il governatore siciliano – non può prescindere da una serena e attenta valutazione degli effetti che ne deriverebbero, in termini economici e sociali. Parliamo di centinaia di imprese e di migliaia e migliaia di lavoratori, tra diretto e indotto. Urge un  confronto serio che non porti ancora una volta la nostra  Isola a pagare un costo non più sostenibile» Anche secondo la deputata Ternullo di FI  “se a causa delle sanzioni Lukoil dovesse chiudere i battenti – perché attualmente raffina il 100% di petrolio russo – sarebbe una Caporetto che metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro e dunque di altrettante famiglie” Parte del PIL in Sicilia è infatti  fortemente influenzato proprio dal settore della raffinazione del greggio.

 

di Direttore27 Apr 2022 23:04
Pubblicità