Aspettando San Giorgio

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

La Pasqua 2022 non è stata ancora messa in archivio aspettandone la chiusura ufficiale con con la gita fuori porta del lunedi  e la scorpacciata di impanate che già si pensa al prossimo appuntamento religioso. Per i Ragusani, ed in particolare gli iblei puro sangue, ora tocca a San Giorgio che in genere si svolge a fine maggio. Anche per la emozionante festa del patrono ci sono stati due anni di stop e quindi l’appuntamento di domenica sera  che ha visto la tradizionale
” scinnuta ro santo”  è stato vissuto intensamente. Moltissimi i fedeli e i devoti presenti anche se l’evento non era stato pubblicizzato per non rischiare in queste fasi delicate della pandemia.  Grandissimo l’entusiasmo  durante la cerimonia della traslazione del simulacro del santo cavaliere dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside del Duomo. Effettuata la “Scinnuta”, i componenti del comitato che cura i festeggiamenti han no proceduto a sistemare la lancia d’argento che colpisce il drago (quest’ultima fu regalata nel 1896 dai “sangiovannari” al loro celeste patrono, San Giorgio, proprio qualche mese prima che San Giovanni venisse proclamato patrono di Ragusa superiore) e le staffe del santo cavaliere.Qualche minuto prima, stessa procedura era stata effettuata per la traslazione dell’Arca santa (contiene oltre 100 reliquie di santi, le ultime delle quali sono state collocate dall’attuale parroco del Duomo, don Pietro Floridia, qualche anno fa: si tratta di quelle della beata Madre Candida dell’Eucaristia e di Santa Teresina di Gesù bambino), anche in questo caso utilizzando un sistema di argani molto ingegnoso ed efficiente, così come accade da un centinaio  d’anni circa a questa parte. La festa di san Giorgio, quella all’esterno con la precessione  e i fuochi,  quest’anno è prevista per il 27, 28 e 29 maggio. Tradizionale anche la “ballariata” che consiste nel  far “danzare” al suono della marcia di San Giorgio, eseguita con l’organo maximum del Duomo, il simulacro, sistemato sulle spalle dei portatori, La navata centrale del Duomo è stata percorsa parecchie volte. Inoltre, il simulacro è stato fatto affacciare, a porte del Duomo aperte, sulla soglia del sagrato, un altro gesto simbolico, con il santo cavaliere che ha voluto rendere omaggio, in un saluto che si ripete ogni anno durante questo periodo, alla città e alla comunità dei fedeli. Anche l’Arca santa era stata collocata dai portatori nel transetto accanto all’altare. E così San Giorgio è
tornato ad abbracciare il suo popolo.

di Redazione18 Apr 2022 11:04
Pubblicità