Insularità riconoscibile
Una notizia abbastanza buona per i Siciliani a patto che poi, effettivamente, si vada avanti e che ci siano dei vantaggi reali e tangibili. La Camera dei Deputati, infatti, ha avviato l’esame della PDL costituzionale n. 3353, relatrice l’on.le Roberta Alaimo, di modifica dell’art. 119 cost. concernente il riconoscimento delle peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. Sarebbe una conquista per le isole italiane che al pari di altre isole europee, come quelle spagnole e portoghesi, potranno ricevere una tutela costituzionale diretta e congrue misure di compensazione del divario e dei costi che da tale condizione geografica derivano. L’auspicio è che le forze politiche di tutti gli schieramenti possano convergere nel sostegno di questa proposta di legge per il riconoscimento dell’uguaglianza sostanziale in Costituzione del più del 10% dei cittadini italiani: quelli che vivono, lavorano ed intraprendono nelle isole, pagando un costo che oggi ammonta ad oltre 15 miliardi di euro annui.” Insomma ci vorrebbero tanti deputati e senatori che si rendessero conto delle difficoltà che hanno gli isolani a vivere e lavorare come tutti gli altri italiani. La Sardegna è più penalizzata ma la Sicilia ha una carenza forte nel campo dei trasporti che a causa della vicinanza con il cosiddetto continente no ha affrontato il problema nel modo giusto. Il traghetto ad esempio sembra un lusso piuttosto che un obbligo e che va in auto o su un mezzo commerciale lo paga davvero caro per 20 minuti di viaggio.