Commercio: Non basta la pandemia e la guerra!

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Oggi riceviamo la nota di Confcommercio settore moda che lamenta una fasi di stasi inaspettata. L’analisi della crisi del commercio a Ragusa può avere molti risvolti ma non c’è dubbio che molto dipende dai negozi stessi. In altre città nonostante tutto quello che sta accadendo vediamo la gente in giro per le strade del centro e i negozi  sono aperti ed invitanti. Da noi forse non è così. A parte il fatto che anche dal punto di vista della logistica e del clima il capoluogo ibleo è davvero mal messo con una via pedonale praticamente sempre deserta  e temperature troppo rigide anche in primavera. insomma “piove sul bagnato” si potrebbe dire.  Daniele Russino presidente provinciale Federmoda Ragusa lancia l’allarme ma non vediamo soluzioni se non si decide di cambiare anche il modo di vendere e offrire servizi al pubblico.  “La ripresa della pandemia   i rincari energetici e gli aumenti generalizzati dei prezzi comprese le immagini strazianti che arrivano della guerra stanno creando un effetto esplosivo: la gente non ha voglia di comprare e il mese di marzo che doveva essere un periodo di ripresa e di rilancio per il commercio, dopo mesi di inizio anno negativi con aumento dei costi e delle difficoltà di gestione, si sta rilevando drammatico. Abbiamo già i negozi pieni di  nuova merce per il cambio stagione ma le vendite sono ferme. Il caro bollette influisce sul budget delle famiglie che ovviamente rinunciano al superfluo e riservano principalmente la disponibilità ai negozi alimentari congelando gli altri acquisti. Vedevamo questo inizio stagione di primavera come il periodo della ripresa, di una parvenza di desiderio di normalità, ma al momento il mercato è stagnante, non si muove niente e c’è chi sta chiudendo il negozio a fine giornata con la cassa vuota.
Siamo preoccupati per l’aumento del clima di sfiducia delle famiglie e si ipotizza più difficile la ripresa dei consumi”. Russino lancia un appello. “Chiediamo alle istituzioni tutte, comprese quelle locali – prosegue  Russino– di porre sotto attenzione il momento di difficoltà del settore del commercio in generale visto anche le ultime notizie di cancellazione di alcune manifestazioni pasquali che sono di vitale importanza economica per le nostre attività e volano di flusso turistico per tutto il territorio. Rischiamo una ulteriore mazzata che influirà pesantemente sulle imprese con la perdita di numerosi posti di lavoro”.

di Redazione30 Mar 2022 22:03
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