Centoundici chilometri di “Camino”

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Qualche anno fa si era parlato di un “camino” come quello di Santiago in Spagna da individuare in Sicilia sempre sotto l’egida del Santo. A ragusa per esempio c’è una splendida chiesa dedicata a san Giacomo all’interno dei Giardini Iblei e sarebbe stata una perfetta  zona di partenza per un itinerario che avrebbe raggiunto Capizzi sui Nebrodi.  Poi non se ne parlò più ed è stato un errore causato, come al solito, dall’apatia tipica dei Ragusani. Invece la vicina Caltagirone ha sposato in pieno la causa diventando promotrice di   un progetto che è ormai partito e da i suoi frutti. Infatti sono stati 183, sinora, dall’inaugurazione dello scorso 4 luglio, nonostante le difficoltà connesse alla pandemia, i pellegrini, italiani, ma anche stranieri – l’ultima è una donna che vive a Berlino – protagonisti del Cammino siciliano di San Giacomo. Si tratta di un “viaggio” a piedi nel segno della fede, frutto anche dell’impegno congiunto dei Comuni interessati e che, inaugurato lo scorso 4 luglio, si articola in sei tappe attraverso i centri di Caltagirone, Mirabella Imbaccari, Aidone, Piazza Armerina, Valguarnera, Assoro. Nicosia e Capizzi (tutti protetti dall’Apostolo sepolto a Compostela, o custodi di preziose reliquie, oppure caratterizzati da una profonda devozione nei confronti del Santo), per un totale di 111 Km. Stamani si è svolta una  riunione a Caltagirone dei sindaci che fanno parte del Cammino siciliano di San Giacomo e dei rappresentanti della Confraternita di San Jacopo di Compostella (il priore per la Sicilia Massimo Porta e il referente regionale del Cammino Salvatore Trumino) e di alcune associazioni. La riunione è stata ritenuta dagli intervenuti “assai utile per fare il punto della situazione, accrescere ulteriormente la capacità attrattiva del Cammino e puntare i riflettori sui progetti da realizzare nell’ambito del Pnrr, con particolare riferimento allo “;Slow Tourism” e al turismo esperienziale indicato dal Ministero della Cultura. Ribadita la valenza non soltanto religiosa, ma anche turistica, del Cammino siciliano di San Giacomo.  Per concludere se ci fosse qualche referente del Comune di Ragusa pronto a recepire questo discorso sarebbe davvero simpatico tentare di aggiungere al percorso Ragusa Ibla e un’altra tappa intermedia che potrebbe essere dalle parti di Mazzarrone o Grammichele.

di Redazione30 Mar 2022 15:03
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