Ragusa Catania: convocare un tavolo istituzionale

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Il lavoro fatto negli ultimi anni, da parte di tutti, per arrivare a vedere l’apertura dei cantieri per la realizzazione della Ragusa-Catania è stato prezioso e di fondamentale importanza per imprimere all’iter burocratico l’accelerazione che abbiamo visto. Alla luce delle ultime notizie riguardanti l’aumento dei prezzi e, dunque, il conseguente rallentamento all’iter burocratico, ritengo non sia più procrastinabile la convocazione di un tavolo istituzionale nel quale verificare l’andamento delle procedure e individuare i prossimi passaggi”. Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, che aggiunge: “Già durante l’ultimo tavolo istituzionale tenutosi lo scorso 17 novembre presso il Comune di Ragusa, alla presenza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e del sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, avevo chiesto di convocare analoghi incontri con la deputazione e tutti gli attori coinvolti per seguire la vicenda ancor più da vicino ed essere continuamente aggiornati sui progressi dell’iter. Con grande dispiacere devo evidenziare che, nonostante le rassicurazioni, ciò non è avvenuto. Anzi: alla prima occasione si è verificato un rimpallo di accuse pretestuose e difese di ufficio che hanno alimentato contrapposizioni senza portare giovamento a nessuno”.

Sull’argomento interviene anche il comitato formato da Licitra, Sica, Santocono e Ingallinera che in comunicato fa il punto della sitauzione auspicando comunque altri appuntamenti ufficilai per chiarire il cronoprogramma..

Dopo il superamento del controllo di legittimità da parte della Corte dei Conti il 9 febbraio, si attende la pubblicazione,
che di solito avviene entro 7/10 giorni, e si può passare a quanto previsto nel cronoprogramma:
-Fine redazione del progetto, procedure, appalto e consegna dei lavori entro giugno 2022 (si veda il documento
allegato).
Da fonti di prima mano di assoluta affidabilità, risulta al Comitato che non si è stati con le mani in mano e sono già
avanzati: il monitoraggio ambientale, gli scavi archeologici e le interlocuzioni operative con gli enti interferenti così
come le procedure di espropriazione dei terreni coinvolti nei cantieri.
In questi giorni, poi, si stanno approfondendo le ulteriori verifiche per gli adeguamenti dei prezzi e Anas lo sta facendo
incorporando i nuovi prezzi sui materiali; questa notizia ci è stata riferita dal ministro Giovannini come ha riconosciuto
nell’ audizione presso la commissione ambiente della Camera il 9 febbraio 2022… testuale: “Non c’è dubbio che i
prezzi sono in forte aumento a quello che era stato stimato precedentemente”. Quindi accanto al calcolo dei prezzi per
determinare il valore a base d’asta delle opere pubbliche che il Governo dovrà prevedere nelle specifiche clausole di
revisione dei prezzi nei bandi di gara, è stato emanato anche “un sistema di adeguamento dei prezzi che a partire dalla
base d’asta ragionevole (monitorate da Istat) vi è già la previsione di meccanismi di adeguamenti al rialzo e al ribasso
dei prezzi”.
Ed in più, Giovannini, ha riferito “di aver chiesto ad Anas un cronoprogramma aggiornato da rendere pubblico (anche
per le opere del Pnrr), in modo che i territori vengono a conoscenza in anticipo delle tempistiche per le opere
programmate”. Ciò si renderà utile e vitale dall’apertura dei cantieri alla fine dei lavori, indispensabile per la viabilità
giornaliera.
Nell’ultimo comunicato del Comitato del 3 gennaio scorso, avevamo stigmatizzato i comportamenti istituzionali degli
attori in campo, nostri rappresentanti nazionali e regionali, non in linea con profili di efficienza ed efficacia; avevamo
chiesto di organizzare un incontro in presenza al fine di superare ogni sorta di speculazione, così come ci eravamo
scadenzati il 17 novembre 2021.

di Direttore14 Feb 2022 22:02
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