Ve lo spieghiamo noi!

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

In questi giorni, in cui ci sono delicati argomenti di grande attualità come l’elezione del presidente o l’epidemia, scrivere qualcosa sull’Ucraina, a noi che siamo abbastanza lontani, potrebbe sembrare un esagerazione da giornale on line. Ci sono tante testate o pseudo tali che inseguono il consenso riportando notizie nazionali che solleticano l’interesse locale ma non siamo di fronte ad un caso del genere.  Ne parliamo perchè mi è capitato  che qualcuno mi abbia fatto domande su questa crisi tra Mosca e Kiev e che cosa c’entriamo noi.  Abbiamo letto un’intervista al prof Aldo Ferrari, presidente dell’Ispi, istituto per gli  studi della politica internazionale, pubblicato su Interris e così  cerchiamo di spiegare il perchè di queste tensioni  che hanno fatto parlare i mass media di ritorno alla Guerra Fredda.
Il termine guerra fredda  rimanda a un contrasto ideologico tra capitalismo e comunismo del secondo dopo guerra fino alla caduta del Muro di Berlino.  Oggi non si usa più ma siamo di fronte ad una situazione estremamente negativa che non tende a migliorare nei rapporti tra Russia e occidente (e per occidente si intende Stati Uniti, Unione Europea e Nato).  La causa principale è una  naturale divergenza di vedute e  di interessi tra la Russia e l’Occidente in generale. Per evidenti motivi per la Russia tutti noi, l’Europa e l’America,  siamo responsabili di gran parte dei loro  problemi compreso quello della massa di flussi migratori. L’aggravamento dei rapporti tra Russia e blocco occidentale si spiega con il tentativo di estendere l’influenza occidentale  verso est  ed in particolare l’idea di accogliere l’Ucraina nella Nato. Nella percezione russa  questo rappresenta  una minaccia alla propria sicurezza nazionale. L’occidente nega ma  la Russia non può permettere che questo accada.
E a dire il vero non si riescono a capire le ragioni di voler spezzare equilibri che sono in piedi da decenni. Russia si prepara magari solo per far paura ad una guerra dislocando almeno 100 mila soldati con armi e bagagli alle frontiere dell’Ucraina.
Speriamo che, appunto, si tratti di sole minacce perché se avessero voluto fare un’invasione lampo avrebbero potuto farlo prima magari puntando sul fattore sorpresa. L’Ucraina è grande il doppio dell’Italia e ha più di 45 milioni di abitanti insomma non sarebbe certo uno scherzetto con tutto il mondo che ti guarda.  Ma ora Mosca vuole  precise garanzie per la  propria sicurezza  e chiede che la Nato non faccia le sue basi in Ucraina  ma c’è stato un secco “NO” di America ed alleati peggiorando così i rapporti .  Ma le guerre possono scoppiare anche perchè scappa di mano la situazione. Intanto ci sono delle conseguenze economiche che non miglioreranno fino a quando non ci saranno chiarimenti sulla questione dell’allargamento dei confini della Nato. Chi è in grado di aprire e chiudere i rubinetti delle fonti energetiche cerca di approfittarne e cittadini, quelli più semplici, hanno freddo o mangiano poco per problemi che a noi interessano poco  

di Direttore23 Gen 2022 15:01
Pubblicità