Chiaramonte Gulfi: i numeri fanno dimettere Gurrieri.

Con la nota n. 795 dell’assessorato alle autonomie e alla funzione pubblica  del 19 gennaio 2022 è stato comunicata al sindaco Gurrieri, al segretario generale del comune di Chiaramonte e ai consiglieri tutti la risposta al quesito avanzato qualche giorno fa dopo il contestato risultato del voto di sfiducia al sindaco del comune montano. Ricorderete che c’erano due interpretazioni diverse e completamente opposte. Secondo quei consiglieri che avevano presentato la mozione di sfiducia a Gurrieri  la stessa sarebbe stata accolta avendo ottenuto 8 voti su 12 consiglieri e quindi i 2/3 richiesti dai regolamenti regionali. Secondo il segretario generale, invece, il quorum richiesto sarebbe stato di 10 voti su dodici e cioè i 4/5 dei consiglieri. In seguito a tale interpretazione il Sindaco ha continuato ad amministrare nella certezza di aver superato lo scoglio della sfiducia. Ma la nota di oggi  fa cambiare tutto, infatti, il dott. Garofalo  dirigente del suddetto assessorato, comunica che per far passare una mozione di sfiducia in comuni come Chiaramonte con meno di 10 mila abitanti è sufficiente il quorum dei 2/3 e cioè 8 consiglieri su 12.  Non riportiamo le altre comunicazioni contenute nella nota del 19 gennaio per non entrare troppo nei particolari basterà sapere che viene specificata la necessita  di procedere immediatamente ad ottemperare quanto intimato paventando il rischio di danno erariale ed altri reati qualora appunto non si procedesse con le dimissioni del sindaco e lo scioglimento del consiglio. Ricordiamo che a Chiaramonte si dovrebbe votare, regolarmente in primavera..

di Direttore19 Gen 2022 15:01
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