Annunci ma non fatti! Piove sul bagnato.

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Incredibile a dirsi ma la Sicilia, colpita appena una settimana fa dal Medicane, un uragano mediterraneo,  che ha creato danni gravissimi nella parte orientale dell’isola non ha ancora avuto i ristori previsti già nel 2012 per il terribile ciclone Athos.  Ora è difficile pensare che si possa intervenire in fretta  per dare una mano ad agricoltori ed imprenditori che hanno subito danni gravissimi se ancora aspettiamo gli aiuti di 9 anni fa. Interviene sull’argomento l’on Dipasquale: “Apprendiamo, da una nota della Presidenza delle Regione, che è stata deliberata l’estensione dello stato di emergenza per il ciclone Apollo dello scorso ottobre, il governo regionale avrebbe esteso ad altri comuni lo stato di emergenza regionale e la richiesta dello stato di calamità nazionale, già deliberati il 27 ottobre.
Ma, ora, servono azioni conseguenti, concrete, per evitare che siano solo annunci.”
È l’intervento del deputato regionale del Partito Democratico, on.le Nello Dipasquale, che sollecita gli
stanziamenti adeguati e le misure per far arrivare queste somme, in tempi brevi, a quanti ne hanno diritto.
“Come ammette lo stesso Musumeci, il bilancio dei danni è pesante, intere coltivazioni sono state distrutte
e, in molti casi, si teme anche per il raccolto della stagione successiva – sottolinea l’on.le Dipasquale che
aggiunge: “Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci confida in un sostegno celere e adeguato,
come assicurato da Roma.
Ma servono azioni immediate, occorre stanziare somme nostre per venire incontro alle esigenze e occorre
anche trovare quelle necessarie a soddisfare le aspettative per le calamità degli anni passati, attese, invano,
purtroppo, come nel caso del ciclone Athos, diventato l’emblema dell’indifferenza del governo siciliano nei
confronti di quanti attendono, da anni, le dovute risorse.
È troppo facile per un Presidente di Regione chiedere aiuto al governo nazionale, ma la sua funzione non si
esaurisce con la richiesta di aiuto, deve trovare le risorse indispensabili nell’immediato, come del resto ha
saputo fare per altre emergenze, spesso sui territori del suo bacino elettorale.
Dichiara ancora l’on.le Dipasquale: “La situazione, come delineata dallo stesso presidente Musumeci è
quanto mai difficile: ai primi 86 comuni inseriti nel primo elenco ne sono stati aggiunti altri 13, i danni sono
ingenti per il patrimonio pubblico e per quello privato, interruzione di viabilità comunale, provinciale,
statale e autostradale, allagamenti, interruzione di pubblici servizi, cedimenti di opere di protezione di moli
e porti, isolamento di frazioni. Serve una azione incisiva, decisa e, soprattutto immediata, l’entità dei danni
non consente indecisioni.
Servono, come precisato nella nota del Presidente Musumeci, 2 milioni di euro per gli interventi urgenti e
50 milioni per quelli strutturali di riduzione del rischio ma gli ultimi eventi atmosferici susseguitisi nei mesi
scorsi fanno lievitare le somme a 10 milioni per gli interventi urgenti e in 150 milioni per quelli strutturali, ai
quali vanno aggiunti 50 milioni di danni all’agricoltura.”
“A questo punto – conclude l’on.le Dipasquale – non saranno ammesse mezze misure, né ritardi, Musumeci
deve dare risposte e non limitarsi agli annunci, deve essere concreto come lo è, in diverse occasioni,
quando si tratta di calamità e di danni all’agricoltura che riguardano la sua provincia, come è stato, di
recente per i ristori dovuti per il virus che ha colpito le coltivazioni arance di parti del territorio etneo.
Non posiamo permettere che, a dieci anni di distanza, la questione del ciclone Apollo diventi il remake del
ciclone Athos”

di Direttore07 Nov 2021 14:11
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