Stentano le Grandi Manovre della politica regionale.

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Da direttore di Teleiblea nei giorni scorsi, al rientro dalle vacanze estive, brevi purtroppo, ho avuto modo di notare che la politica regionale non trova la forza di rimettersi a correre. Praticamente sono tutti ancora con la mente al mare e non viene voglia di impegnarsi alla ricerche di alleanze in vista delle regionali. Però il famoso patto dei paccheri che guardava ai bisogni delle regioni meridionali e prospettava soluzioni e modelli sociali dove i diritti delle famiglie, le garanzie dei cittadini e l’attenuazione delle disuguaglianze stiano a fondamento del contratto con gli elettori,  ora tutte queste belle parole non ci sono più. Il tentativo quindi di dar vita a un Grande Centro costruito da una classe dirigente di donne, uomini e giovani di qualità , che si muovono con moderata ambizione e che  orgogliosamente, metta al centro del proprio impegno il dialogo con cittadini ed amministratori locali, è in pratica fallito perchè si è arenato sulle pressioni pre elettorali e nella ricerca, costante, dei grandi elettori di trovare una collocazione per i propri voti che sia un porto sicuro. Ma non va meglio a destra dove, però, naufraga il tentativo dei giorni scorsi di gettare nell’agone un candidato anti Musumeci facendo circolare il nome di Raffaele Stancanelli. Un nome credibile e possibile ma lui smentisce  e invita la coalizione a sostenere Musumeci per metterlo in condizione di concludere bene la legislatura difficile che ha affrontato. Questo non vuol dir che a tempo debito non tornerà in campo, ma oggi non è così. Niente di concreto dunque ma l’area più attrattiva sembra essere quella che fa capo alla Meloni. Lo spartiacque sarà l’elezione del Presidente della Repubblica. Fino ad allora il quadro politico italiano non sarà chiaro e definito e dunque chiunque scelga di fare salti del fosso in queste settimane sbaglia rischiando di andare verso quello che oggi appare un porto sicuro ma che domani potrebbe non esserlo più. Tutte le strade sono aperte. A destra, a sinistra e al centro e le alleanza si fanno quando gli equilibri saranno chiari e definiti Il Grande centro resta una opzione anche se l’Udc non ci sta. Cantiere Popolare c’è, Idea Sicilia resta e Italia Viva non si smarcherebbe e in questo ragionamento ci starebbe anche la nuova Dc di Cuffaro.  Ma oggi non ci sono i numeri ne la voglia da parte proprio delle anime centriste che sembrano litigare fra loro. Nel caos Musumeci cerca ‘lealisti’ E in questa situazione di caos politico a Palermo come alla Regione Musumeci cerca appoggi e divide il suo mondo in due: chi ci sta e chi non ci sta a sostenerlo. Un quadro tutto da interpretare ma con l’esperienza di quei politici che sanno bene cosa bolle in pentola ma a coperchio chiuso ermeticamente senza che esca fuori nessun odore o indiscrezione. La battaglia vale per il presidente ma anche per i 4 posti che lo statuto riserva alla nostra provincia, prima erano 5.
Dipasquale di nuovo infortunato con una lesione ad una gamba è costretto a stare a letto  ma usando la tecnologia riesce ad essere in contatto con tutti. Vedremo dove sarà in grado di arrivare

di Direttore11 Set 2021 15:09
Pubblicità