Green pass a bordo: le regole per viaggiare

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Come tutti sanno dal 1° settembre è in vigore il green pass  per aerei, treni, pullman e traghetti, come disposto dal decreto legge n.111 adottato il 6 agosto scorso. Le nuove norme, salvo diverse disposizioni, sono valide fino al 31 dicembre 2021. Ma vediamo di capire cosa effettivamente si deve fare se uno decide di viaggiare per lavoro o vacanza.
AEREI. È obbligatorio essere in possesso del green pass per tutti i voli nazionali. Per volare in Italia basta aver
ricevuto almeno una dose di vaccino, o essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti, o avere il certificato di
tampone Covid-19 negativo eseguito nelle 48 ore precedenti. Per le tratte europee, lo ricordiamo, il green pass
era necessario già da luglio, ma con vaccinazione completa valida dopo 14 giorni dalla somministrazione. A
bordo degli aerei va indossata la mascherina chirurgica e la capienza è del 100%.
TRENI. Per quanto riguarda il trasporto su rotaie, in Italia l’obbligo di green pass riguarda Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità (cioè tutte le Frecce di Trenitalia e Italo). Il certificato verde non è invece obbligatorio per i treni regionali, anche nel caso in cui effettuino servizio tra regioni diverse. La capienza massima dei treni dal 1° settembre passa all’80% (contro il 50% che era disposto fino al 31 agosto) e questo sia in zona bianca che in zona gialla.
I treni Italo di Ntv possono viaggiare con capienza del 100% perché dotati di filtri Hepa (gli stessi degli aerei)
che garantiscono il ricambio continuo dell’aria. Anche sui treni è obbligatorio indossare la mascherina.
PULLMAN. L’obbligo del green pass sui pullman scatta su mezzi che svolgono servizio in modo continuativo
o periodico su tratte che collegano regioni diverse; sono esclusi invece gli autobus che effettuano trasporto
pubblico locale o regionale. Il grren pass vale per gli autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente.
La capienza stabilita è dell’80% e resta l’obbligo di indossare a bordo la mascherina.
TRAGHETTI. Green pass obbligatorio per viaggiare su navi e traghetti che effettuano trasporto
interregionale. Se il traghetto collega due destinazioni nella stessa regione non è necessario.
Costituisce eccezione lo Stretto di Messina: non serve il certificato verde anche se lo spostamento avviene tra
Calabria e Sicilia. Per le navi da crociera, in virtù dei protocolli di salute e sicurezza in vigore che comprendono il test con tampone Covid-19 pre imbarco, non è necessario il green pass per salire a bordo. Le compagnie però ricordano
ai passeggeri che chiunque non raggiunga il porto di imbarco con mezzi propri, ma si affidi a mezzi pubblici
che transitino per due o più regioni (autobus, treni, aerei) dovrà obbligatoriamente essere in possesso del
certificato verde.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. Il trasporto pubblico locale in metropolitana, tram, autobus urbani
e regionali resta fuori dall’obbligo del green pass. La capienza è fissata all’80% ed è obbligatorio l’uso della
mascherina chirurgica. Il Comitato Tecnico Scientifico valuterà, per la zona gialla, l’opportunità di rendere
necessaria la Ffp2 visto l’aumento della capienza dal 50 all’80%.
TAXI. Equiparati al trasporto pubblico locale, i taxi non richiedono l’obbligo di green pass. Vanno però
rispettate alcune misure: mascherina obbligatoria, divieto di sedersi a fianco del conducente. Per le auto fino
a 5 posti, i passeggeri possono essere massimo due (tre se si tratta di persone conviventi). Si consiglia l’adozione
di divisori tra conducente e passeggeri.
CHI È ESENTE. I minori di 12 anni (al momento esclusi dalla campagna vaccinale) potranno viaggiare senza
green pass a bordo di aerei, navi, treni e pullman, così come colore che non possono vaccinarsi per motivi di
salute certificati. Non c’è l’obbligo di indossare la mascherina per i bambini minori di sei anni e per chi ha
patologie o disabilità che ne rendano incompatibile l’utilizzo.
CONTROLLI. Per il trasporto pubblico locale, vanno gestiti i controlli da parte delle regioni, che sono chiamate
a presentare il proprio piano al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili entro il 2 settembre.
Il controllore su autobus, tram, treni urbani e metropolitane, oltre al biglietto dovrà verificare la corretta
applicazione delle norme anti contagio: capienza, distanziamento e mascherina.
I sindacati hanno ribadito la “contrarietà all’utilizzo degli autisti per i controlli a bordo ribadendo la necessità di
avere personale specifico in particolare a terra.

di Direttore06 Set 2021 13:09
Pubblicità