Appelli alla vaccinazione!!!
La Sicilia rischia la zona gialla a partire dalla prossima settimana. In provincia di Ragusa ben cinque Comuni, di cui tre nel versante ipparino, su dodici sono già, di fatto, in zona gialla e rischiano di precipitare in zona rossa, con tutte le restrizioni che ciò comporta e le gravissime ripercussioni dal punto di vista economico. Atteggiamenti privati non consoni alla serietà del momento, rifiuto a vaccinarsi fra irrazionale scetticismo, ostinata diffidenza o, addirittura regressione verso strampalate teorie “no vax” antiscientifiche, antistoriche, spesso pompate da false notizie e bufale di ogni genere, fanno sì che oggi ci troviamo quasi al punto di partenza: nuove restrizioni per poi scaricare la colpa sui rappresentanti delle Istituzioni, sul Presidente della Regione o sui Sindaci. L’on Assenza fa appello al buon senso di tutti , sia mantenendo atteggiamenti di prudenza e responsabilità nella quotidianità ma soprattutto vaccinandoci tutti, superando diffidenze, paure, irrazionalità, affidandoci esclusivamente ai consiglio del medici e a diffidare dalle informazioni false e fuorvianti che circolano sui media, sui social, attraverso il passaparola.
Interviene nel dibattito anche il presidente provinciale di Confindustria. “E’ di tutta evidenza – sottolinea Manenti, seguendo le linee della confederazione a livello nazionale – il collegamento tra contrasto della pandemia, sviluppi della campagna di vaccinazione e progressiva normalizzazione e ripartenza delle attività economiche”. E un passaggio che va affrontato sottolineando il dovere civile della vaccinazione come concreta scelta di responsabilità”. Anche a proposito dei dibattiti che montano nell’area iblea su chi è favorevole o meno alla vaccinazione – dice la segretaria Carasi – si sappia che la Cisl chiede a Governo e Parlamento di assumere fino in fondo le proprie responsabilità e di approvare urgentemente una legge che introduca l’obbligo vaccinale per tutti. La sosterremo convintamente, come abbiamo più volte affermato in queste settimane. Non possono esserci dubbi. E’ necessario costruire insieme, scongiurando divisioni e conflitti dentro e fuori i luoghi di lavoro e avanzando verso obiettivi strategici condivisi”.