Vussia: Scelta opportuna in ottica aeroportuale
Guardiamo sempre di buon occhio gli interventi del Vussia e del suo presidente Melchiorre che da anni cercano di moralizzare l’ambiente aeroportuale confuso nei miliardi della Sac e le briciole di Comiso. Ecco il loro comunicato stampa all’indomani dell’approvazione dell’emendamento sulle camere di commercio
Il Movimento Elettori e Consumatori, al quale aderiscono i Comitati Viaggiatori e Utenti del Sud Sicilia, è intervenuto sulla questione Camere di Commercio e Aeroporto di Fontanarossa ed ha espresso soddisfazione.
‘Stupisce profondamente che molta parte della politica siciliana abbia chiuso entrambi gli occhi mentre nell’era chiamata Montante si realizzava la fusione delle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa per conquistare il controllo totale dell’aeroporto di Catania Fontanarossa e poi di Comiso. La decisione di correggere questa scelta è stata opportuna.’ La dichiarazione di Claudio Melchiorre, presidente dei consumatori MEC spezza il fronte degli attacchi al provvedimento approvato che riduce lo strapotere di un gruppo di ex funzionari di sindacato, che usa il potere come una clava e senza alcun beneficio per il territorio catanese e per la Sicilia.
‘L’equilibrio territoriale che fu disegnato con la distribuzione delle quote dell’aeroporto tra tre camere di commercio era stato rotto e nessuno ha voluto davvero chiarire con quali modalità quella rottura si realizzò. Stracciarsi le vesti perché l’on. Prestigiacomo e una maggioranza parlamentare hanno sanato l’attacco ad una proprietà pubblica di grande valore, dimostra solo una cosa: in Sicilia c’è chi vuole solo finire di vendere i gioielli di famiglia.’
I consumatori hanno difeso con forza la proprietà pubblica di Fontanarossa e continuano a lottare per il risanamento aziendale dell’aeroporto di Comiso.
‘Il problema di Fontanarossa non è la proprietà pubblica, ma la gestione bislacca che realizza un Centro Operativo per le Emergenze nel salone panoramico della torre aeroportuale o che non mette mano ai conti di Comiso, ma chiede soldi pubblici per continuare a chiudere in deficit gravosissimo il bilancio dell’aeroporto ragusano. Quando le inchieste giornalistiche e le attività di denuncia dei consumatori faranno breccia nelle procura della Corte dei Conti e a Piazza Verga, qualcuno dovrà spiegare perché fiumi di denaro pubblico vengono sprecati da manager che prima dell’attuale incarico non hanno gestito granché. Il controllo dei conti di questi manager è della Super Camera di Commercio che ha puntualmente benedetto spese, gestione, scelte e ha persino costantemente spinto per la vendita dell’aeroporto dopo aver prodotto un debito cumulato nella Camera di Commercio di Catania che pare essere di un miliardo. A queste scuole di manager non si può affidare un tabaccaio, figuriamoci un intero aeroporto.’
Ma i consumatori fanno anche i conti degli aeroporti.
‘Considerato il potenziale, in termini di crescita di traffico aeroportuale, e di miglioramento della gestione, può portare ad una rendita minima di due milioni di euro l’anno per ogni ente azionista, senza troppi sforzi.’
Secondo i consumatori, se si aggiunge all’attivo di bilancio del 2019 il milione per il lussuoso Centro Operativo per le Emergenze, dove lavora l’amministratore delegato della SAC, e si cancellassero i dannosi trasferimenti finanziari per mantenere nel limbo l’aeroporto di Comiso, la società aeroportuale, senza sforzi, potrebbe dare da subito un importante contributo agli azionisti. Se ben gestita, il gettito annuale potrebbe facilmente arrivare a cento milioni l’anno, entro il 2028.’
I consumatori ricordano che l’aeroporto è stato realizzato con fondi della fiscalità generale, mentre solo quest’anno gli investimenti e i trasferimenti pubblici per l’aeroporto hanno superato i venti milioni, con un programma di oltre trecento milioni di euro a totale carico dei contribuenti, tanto per sgombrare il campo dalla favola della necessità di privati danarosi per lo sviluppo dell’aeroporto o della Sicilia.
Melchiorre ha quindi concluso: ‘Se l’iniziativa di fermare la privatizzazione è dell’on. Prestigiacomo, con l’emendamento di riorganizzazione delle Camere di Commercio ha fatto benissimo. Chi oggi parla di attentato alle libertà imprenditoriali, ricordi che ha taciuto per troppo tempo, mentre le inchieste parlavano di scontri a tutto campo per conquistare il controllo dell’aeroporto e dare un colpo mortale all’autonomia strategica siciliana. E, dal nostro punto di vista, ci lasci dire che di strategia e sviluppo economico della Sicilia non capisce un fico secco oltre a rappresentare un nemico dei siciliani, come spesso hanno dimostrato le attuali classi dirigenti, anche di importazione.’
di Redazione14 Lug 2021 22:07
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