La GdF alla sede della BAPR. Intervista Salvatore Rando
La Guardia di finanza nella sede centrale della Banca agricola popolare di Ragusa. Un accesso nella sede di viale Europa che non e’ passato inosservato. Alla base dell’indagine aperta dalla procura ci sarebbero diverse decine di denunce di risparmiatori. In particolare, la questione al vaglio della magistratura riguarderebbe i titoli della Banca. Dal 2016, sostengono i comitati dei risparmiatori, la Banca agricola popolare di Ragusa avrebbe posto un limite al riacquisto delle proprie azioni, motivandolo con disposizioni della Banca d’Italia. Gli effetti riportati nelle denunce, riguardano l’impossibilita’ di disinvestire i soldi che i risparmiatori hanno investito nelle azioni della banca, dal momento che l’istituto di credito avrebbe appunto stoppato di fatto il riacquisto dei suoi stessi titoli. L’indagine punterebbe a comprendere se per la compravendita dei titoli, siano stati adeguatamente informati del rischio di mercati.
Ecco una dichiarazione al telefono di Salvatore Rando il portavoce del comitato piccoli azionisti della BAPR