Chiarezza nel settore energetico
Non passa giorno senza che qualcuno vi telefoni per prospettarvi un nuovo piano per la fornitura elettrica cercando di spiegarvi quali sono le differenze tra un sistema e un altro o tra gestori. Crediamo di fare cosa gradita ai nostri lettori pubblicando questo articolo professionale che potrebbe chiarirvi le idee.
All’interno del mercato energetico operano tre diversi soggetti, ovvero il gestore, il fornitore e il distributore di energia. Vediamo nei dettagli tutte le caratteristiche dei ruoli, qual’è la differenza tra gestore, fornitore e distributore e a chi rivolgerci per le specifiche esigenze della nostra utenza.
H2 Quali le differenze tra gestore, distributore e fornitore di energia.
Il mercato energetico abbraccia le attività di diversi soggetti, ovvero fornitore, gestore e distributore, ognuno con il suo ruolo specifico, ma tutti e tre risultano fondamentali per la corretta erogazione dell’utenza di luce e gas presso i clienti domestici. Scendiamo ora nei dettagli per analizzare le differenze tra fornitore, gestore e distributore, e per capire meglio i ruoli di ogni soggetto all’interno della filiera energetica.
I gestori dell’energia elettrica garantiscono il trasporto dell’energia attraverso i cavi a bassa, media o alta tensione, posizionati sul territorio. Uno dei compiti principali delle società di gestione dell’energia elettrica è il dispacciamento, ovvero il monitoraggio e la gestione dei flussi di energia, che i gestori luce modulano a seconda delle necessità.
Il distributore è il soggetto incaricato di supervisionare la gestione della rete e dei contatori, oltre che del trasporto locale di energia, dopo aver preso in carico quest’ultima dal gestore nei punti di consegna. Oltre a questa attività il distributore si occupa di contabilizzazione e lettura dei consumi per conto dei fornitori e provvedono alle riparazioni dei guasti agli impianti di distribuzione locale. É dunque compito del distributore, effettuare la lettura dei consumi che verrà poi trasmessa al fornitore per calcolarne l’importo dovuto, oltre che di tutte le operazioni tecniche come l’attivazione del contatore, la verifica dell’impianto gas o l’aumento di potenza del contatore. Qualora un cliente domestico debba eseguire un primo allaccio delle utenze luce e gas, oppure necessiti di una riparazione al contatore, dovrà rivolgersi necessariamente al distributore.
Il fornitore, o società di vendita, si occupa infine della vendita al dettaglio dell’energia al cliente finale, acquistando l’energia dalla borsa elettrica o direttamente dai produttori e gestendo gli aspetti commerciali ed amministrativi legati alla fornitura di energia. Quando si attiva una nuova utenza luce, o si deve eseguire una voltura o un subentro, occorrerà dunque inviare una richiesta al fornitore. A partire da gennaio 2003 per il gas e da luglio 2007 per l’energia elettrica, come previsto dalla normativa comunitaria, tutti i clienti italiani possono scegliere liberamente il proprio fornitore e sottoscrivere la propria utenza di luce e gas, scegliendo tra mercato libero o tutelato.
H3 Differenza tra mercato libero e mercato tutelato
Il mercato tutelato dell’energia è un regime tariffario stabilito dall’ARERA ( Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che definisce il costo dell’energia, stabilendo dunque i prezzi di luce e gas, variandoli ogni 3 mesi secondo le fluttuazioni del mercato. Al contrario, nel mercato libero, i prezzi dell’energia vengono definiti dai fornitori, che definiscono le offerte nell’ambito della libera concorrenza. Con la liberalizzazione del mercato, prevista inizialmente per il 2022, poi slittata a gennaio 2023, sono i singoli utenti che decidono a quale fornitore appoggiarsi, scegliendo le tariffe luce e gas più convenienti in base alle proprie esigenze di consumo. Il costo della materia prima è l’unica variabile che un consumatore deve considerare, in quanto tutte le altre componenti che vanno a sommarsi nel costo della bolletta (spese di trasporto, oneri di sistema, tassazione) rimangono invariate per ogni fornitore, a prescindere del mercato di appartenenza, in quanto stabilite a priori da ARERA.
H4 Tutti i vantaggi del mercato libero
Il passaggio al mercato libero dell’energia, il quale non prevede alcun tipo di costo, né sospensione dell’utenza o interventi di natura tecnica sul contatore, garantisce diversi vantaggi, tra cui:
- Tariffe più convenienti: in un mercato dove vige la libera concorrenza ogni fornitore ha tutto l’interesse a offrire il prezzo luce e gas più conveniente, personalizzando le tariffe in base alle esigenze del singolo consumatore. Inoltre le offerte luce e gas del mercato libero possono includere servizi aggiuntivi, come sconti, punti fedeltà e offerte di energia verde.
- Bolletta più prevedibile: nel regime tutelato le tariffe di luce e gas variano ogni tre mesi in base all’oscillazione dei prezzi di mercato, rendendo più difficile prevedere il costo finale della bolletta. Nel mercato libero invece le tariffe sono a prezzo bloccato per un periodo di tempo definito, permettendo ai consumatori di calcolare con maggiore sicurezza il costo finale delle utenze.
- Stesso fornitore luce e gas: Nel mercato libero dell’energia è possibile scegliere lo stesso fornitore per luce e gas, cosa invece non possibile nel mercato tutelato. Avere lo stesso fornitore per entrambe le utenze rende molto più semplice il pagamento della bolletta e permette di accedere a offerte speciali per chi sceglie di attivare luce e gas con lo stesso fornitore.
Nel mercato delle telecomunicazioni i fornitori non sono altro che gli operatori telefonici. Essi forniscono servizi di interconnessione tra i cittadini come la copertura di rete o la rete Wi-fi o i vari servizi di telefonia fissa e mobile.