Comune: l’aria è irrespirabile

Il consiglio comunale che si svolge in video conferenza continua a creare dei malumori. Sembra infatti che la possibilità di restarsene a casa e svolgere la propria funzione politica, più o meno bene, rende tutti i consiglieri più inclini alla burla creando anche dei disservizi come ad esempio tagliare l’audio di qualche collega. la cosa dispiace perchè siamo sempre davanti al cosiddetto “massimo” consesso cittadino e ci si aspetta di più Ma come dicono gli stessi protagonisti può capitare che l’inesperienza  faccia brutti scherzi e non si rispetti la buona prassi. A dirlo è il capogruppo pentastellato che parla in questo comunicato addirittura di aria irrespirabile.

Avrà da ridire il sindaco Cassì per queste nostre riflessioni dopo i lavori del Consiglio comunale in videoconferenza, per i toni e i contenuti, ma non possiamo ancora tollerare e non portare alla conoscenza della città uno stato di tensione e di belligeranza che si vuole instaurare ad ogni costo per tentare di eliminare ogni dissenso e ogni voce contraria”.

È questa la riflessione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Ragusa che affida al capogruppo Sergio Firrincieli una serie di valutazioni inevitabili dopo l’esito dei lavori del consiglio comunale di ieri. Firrincieli sottolinea come non è certo la bocciatura degli emendamenti presentati dai consiglieri del gruppo, per quanto apprezzati anche all’interno della maggioranza, a scatenare una reazione alla luce di quanto ascoltato durante i lavori. Dice Firrincieli: “La normale ma insistente attenzione nel vanificare ogni sforzo delle opposizioni per anche minimi contributi è cosa che ci può stare in un rapporto fra maggioranza e minoranze consiliari, per quanto sono diversi i segnali di una sorta di dittatura interna esercitata all’interno della compagine amministrazione-gruppo consiliare per imporre le scelte del sindaco e vietare ogni minima concessione, ancorché convinta, nei confronti della quasi totalità delle minoranze, come accaduto durante la pausa nel corso della quale il primo cittadino ha imposto la sua linea e aveva eventualmente concesso l’approvazione dell’emendamento del consigliere Antoci, subordinandolo alla votazione favorevole per l’atto nel suo insieme. Ma sappiamo quali sono le diatribe interne alla Giunta e quelle in seno alla maggioranza dove si infittisce lo scontento che non riesce ad esprimersi ma è del tutto palese sottotraccia”.

“Ma se queste possono essere questioni interne alla Giunta/maggioranza, sulle quali potrebbe essere poco opportuno politicamente intromettersi – continua il capogruppo M5s – sono intollerabili gli atteggiamenti anche di fronte ad evidenti scivoloni, forse per inesperienza, di elementi della maggioranza che, per aggravante, rivestono cariche di una certa importanza”. Aggiunge il capogruppo Cinque Stelle: “Siamo ormai additati come elementi di disturbo in seno al civico consesso, l’aria è ormai irrespirabile, si vuole zittire non solo il dissenso ma anche il rilievo per delle evidenti castronerie politiche. L’assessore Arezzo, intervenuta, senza che ce ne fosse bisogno, a difesa del regolamento della tassa di soggiorno, vantando la sua esperienza in tema di turismo, ci dice che la città non è pronta per accogliere come si deve gli under 18 e gli over 65, la città non è dotata dei servizi essenziali per poter soddisfare le aspettative di questi target specifici. Se lo dice lei, con la sua esperienza, sarà vero ma non è possibile commentare le sue affermazioni. Alle giuste rimostranze per il fermo dei lavori, dovuto all’attesa dei pareri sugli emendamenti, è il capogruppo della lista CasSindaco, Andrea Tumino, che si permette di additare proprio le minoranze come responsabili dei ritardi per avere presentato degli emendamenti, quindi non legittimate ad esprimere il benché minimo appunto sulla lentezza dei lavori. Presentare un emendamento diventa quasi una colpa. Da ultimo la consigliera Giovanna Occhipinti, nella sua qualità di presidente della Commissione Risorse, che aveva dato parere negativo all’atto, stigmatizza il fatto che il sottoscritto abbia rilevato l’esito della votazione affermando “perché alla gente non interessa nulla dell’esito della votazione”, aggiungendo che per un motivo tecnico era mancato il collegamento del consigliere di maggioranza Carmelo Anzaldo, ma senza citare, nello stesso tempo, che determinante è stata l’astensione della consigliera di maggioranza Raimonda Salamone. E con tutto questo, la Occhipinti vorrebbe anche che non se ne parlasse, come se citare l’esito dei lavori della commissione significasse lavare panni sporchi in pubblico”.

Conclude Sergio Firrincieli: “Situazione ormai insostenibile, aria di mal sopportazione anche nei confronti di altri consiglieri di minoranza, atteggiamento supponente, disconoscimento assoluto della rappresentanza popolare in Consiglio comunale, l’inusuale e inconsueto diniego alla richiesta di rinvio della seduta, impongono una profonda verifica delle strategie e dell’atteggiamento da dedicare a questo sindaco, alla sua giunta e alla sua maggioranza, per il bene della città, nella convinzione che la nostra posizione sarà condivisa da altri gruppi presenti in Consiglio, per i quali anche sono evidenti le discrasie di una gestione della cosa pubblica per la quale anche elementi della maggioranza hanno da dissentire”.

di Direttore10 Dic 2020 22:12
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