“Razza assente, dia risposte”. L’appello di Dipasquale

L’onorevole Nello Dipasquale prosegue nel proprio appello all’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza: “zona rossa per tutta la provincia di Ragusa”. Allo stato attuale nulla è cambiato. Dipasquale sottolinea l’assenza dell’assessore e lo invita a dare risposte chiare in questo senso. “A una settimana dalla mia richiesta di istituire la zona rossa – chiosa il deputato regionale del Pd a conclusione dell’odierna seduta del Parlamento siciliano – nella provincia di Ragusa nulla è cambiato. L’assessore Razza continua a fuggire dal confronto in Assemblea Regionale e mentre la curva dei contagi non si arresta c’è chi minimizza parlando di risultati poco soddisfacenti nei centri dove è stata istituita la zona rossa, non capendo che senza interventi tempestivi che influiscano drasticamente sullo stile di vita dei nostri concittadini ogni sforzo fatto fin qui, come nel comune di Vittoria, sarà stato vano. Gli ospedali della provincia di Ragusa sono in sofferenza, ma l’Assemblea Regionale Siciliana è andata deserta con la colpevole assenza di chi, invece, avrebbe dovuto esserci per dare risposte nel luogo deputato per eccellenza al confronto istituzionale. C’è da comprendere, inoltre, che a trovarsi in grave sofferenza non è solo il sistema sanitario, a un passo dal collasso, ma l’intero sistema economico siciliano, fatto soprattutto da piccole e medie imprese e lavoratori autonomi. Temo che comunque siamo destinati a una nuova chiusura totale e credo che ogni giorno di ritardo rispetto a questa decisione non possa che comportare danni maggiori all’economia: per ogni giorno che passa è a rischio il Natale, con tutto ciò che comporta. Se istituire la ‘zona rossa’ ai primi di novembre avrebbe comportato danni economici non indifferenti, quelli che si avrebbero con una sempre più verosimile chiusura natalizia saranno davvero catastrofici perché ad essere coinvolti saranno centinaia di piccoli operatori che, invece, con le proprie attività nel periodo Natalizio avrebbero potuto tirare un sospiro di sollievo. Se questa situazione disastrosa dovesse concretizzarsi sarà colpa solo di chi sarebbe potuto intervenire, anche con scelte difficili, e non ha avuto il coraggio di farlo. La città di Vittoria ha subito una scelta importante, quella dell’istituzione della ‘zona rossa’, mentre i contagiati erano ancora 470, oggi che la città di Ragusa ha quasi superato i 600 non si muove foglia. Cosa si deve aspettare? A cosa sono serviti e a cosa servono i sacrifici dei cittadini di Vittoria se non si estende la ‘zona rossa’ a tutta la provincia? Leggo da alcune dichiarazioni che ‘la curva dei contagi si è addolcita ma non si appiattisce né cala, con la richiesta di ospedalizzazione in crescita’. Mi sembra però evidente che la situazione sia ancora grave e c’è chi continua a girarsi dall’altra parte”.

di Stefano Ferrera17 Nov 2020 20:11
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