Legambiente constesta la 4° vasca a Cava dei Modicani

La Regione siciliana ha nominato un commissario ad acta per realizzare nel sito di Cava dei Modicani a Ragusa una quarta vasca. E’ sempre la stessa sbagliata risposta che viene data al problema di come smaltire i rifiuti in Sicilia.
Legambiente Sicilia e il circolo “il Carrubo” di Ragusa contestano questa decisione  e chiedono programmi e scelte diverse per la gestione dei rifiuti a Ragusa. La esigenza è ovviamente per  tutta la regione ma  anche e soprattutto perché il capoluogo ibleo è tra le realtà più virtuose nella raccolta differenziata, avendo da tempo superato il 70%. Inoltre, come è stato provato da studi ed analisi, il sito individuato non è per nulla adatto ad ospitare un ampliamento dell’attuale discarica chiusa da anni:
“L’individuazione del sito di Cava dei Modicani come discarica unica provinciale sa molto di scelta politica e poco di scelta tecnica – afferma l’Associazione ambientalista -. Sarebbe bastato seguire i criteri approvati nel 2000 dalla Commissione Scientifica Regionale per escludere un’area carsica come quella su cui insiste Cava dei Modicani. E’ questo, infatti, il motivo per cui, dopo 30 anni di conferimento dei rifiuti, la falda sottostante risulta inquinata.
A Cava dei Modicani la discarica è chiusa e non va più riaperta, piuttosto va bonificata. Ragusa ha sì bisogno di nuovi impianti, ma sono un impianto di digestione anaerobica per la frazione umida con produzione di biometano accanto all’impianto di compostaggio e moduli per il recupero di metalli, carta e plastica da inserire nell’ impianto di Trattamento Meccanico Biologico esistente.
In questo modo – continua Legambiente – le 50.000 tonnellate annue di indifferenziato che la provincia di Ragusa attualmente produce, nel primo trimestre 2020 la raccolta differenziata ha superato il 63%, si riducono della metà. La destinazione del rifiuto residuo non potrà più essere la discarica, ma la produzione di CSS (combustibile solido secondario) da utilizzare al posto del Pet Coke, combustibile altamente inquinante proveniente dalle raffinerie, nei cementifici della Sicilia”.

di Redazione20 Mag 2020 10:05
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