Marina di Ragusa: e’ meglio pensarci prima

Convocata, nei giorni scorsi  una conferenza stampa per comunicare l’esito della raccolta firme per la questione parcheggi dei residenti, iniziativa decisa dopo che gli appelli di Territorio, rivolti al Sindaco, sono rimasti inascoltati
A fare gli onori di casa, nell’accogliente Bar Stella Marina di piazza dello Scalo Trapanese, godendo dello splendido scenario del porto turistico, Angelo La Porta con Walter Luppi e Gianni Mezzasalma.
Presenti per l’occasione il segretario cittadino di Ragusa, Michele Tasca e il Presidente di Territorio del capoluogo, Andrea Battaglia, nonché il consigliere comunale Mario Chiavola, capogruppo del PD al Comune di Ragusa, riferimento con Mario D’Asta, assente per improrogabili impegni, di Territorio in seno al civico consesso.
736 le firme raccolte in poco tempo e che saranno consegnate nelle prossime ore al Sindaco della città per reiterare, questa volta in maniera più concreta, le istanze relative alla questione parcheggi dei residenti.
Strettamente collegata alla questione parcheggi anche la questione viabilità nei mesi estivi.
Una prima istanza di Territorio, firmata dal segretario cittadino Tasca, era stata inoltrata all’inizio del mese di agosto per la scelta dell’amministrazione di limitare alla zona del porto la regolamentazione dei parcheggi per i residenti.
Era stata attenzionata, forse per accontentare pochi cittadini, o qualche consigliere smanioso di mettersi in mostra con i vicini, un’area con un numero limitatissimo di residenti.
I veri residenti di Marina, sostengono Angelo La Porta e i componenti di Territorio, sono nel quadrilatero attorno alla Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, a destra e a sinistra di via del Mare.
Ma già nella lettera al Sindaco dell’inizio di agosto si esternava la necessità di una programmazione complessiva e di uno studio approfondito su tutte le zone abitate di Marina, a tutela dei residenti e dei domiciliati, così come, in passato, è stato fatto per Ragusa Ibla e Ragusa superiore.
Per Territorio occorre elaborare un piano del traffico a Marina di Ragusa che si deve basare essenzialmente sull’individuazione di un sito fuori dalla cinta urbana da utilizzare come parcheggio di scambio, con un efficiente servizio di bus navetta ha 24.
In pratica si va sempre più affermando la constatazione che il flusso smisurato di veicoli, nel pieno della stagione estiva e, comunque, nei prefestivi e nei festivi, non è più tollerabile perché priva delle più elementari libertà residenti e domiciliati.
L’auspicio di Territorio era quello di una considerazione per le proposte avanzate e per la disponibilità ad un confronto su tematica che attiene a tutta la popolazione di Marina, senza distinzioni di sigle e appartenenze politiche.
Risposte e riscontri che non sono arrivati e che hanno fatto mettere in moto la macchina per la raccolta delle firme, come era stato preannunciato, firme che nella loro consistenza numerica sono la cartina al tornasole della immutata fiducia che un congruo numero di ‘mazzariddari’ ripongono sempre nel loro ‘sindaco’.
Ancora un tentativo di Territorio, a firma del segretario cittadino, per un confronto sulle tematiche, ad inizio di settembre.
Oggi, mostrata la lettera di accompagnamento al malloppo delle firme, per una più razionale e funzionale regolamentazione delle aree di sosta nelle zone dei residenti di Marina, firme che costituiscono un rilancio dell’iniziativa del movimento civico che a marina poggia su solide e partecipate basi di cittadini.
Una problematica, quella della viabilità a Marina di Ragusa che, nel periodo estivo assume forte rilevanza per la vivibilità complessiva del centro storico della ridente frazione marinara.
A margine dell’incontro con i giornalisti, altre valutazioni sono state avanzate dai presenti sulle diverse criticità che si rilevano nella frazione e che impongono una attenta e preventiva programmazione degli interventi, con largo anticipo sull’avvio della stagione balneare.
Un aspetto, più volte richiamato, quello del trasporto pubblico all’interno della città urbana che, negli ultimi anni si è allargata a dismisura, facendo sentire l’esigenza di una mobilità alternativa che possa distogliere dall’uso delle autovetture, anche solo per andare in spiaggia.

di Redazione13 Dic 2019 22:12
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