Le tasse e la sofferenza
Per pagare c’è sempre tempo ma come, si dice, chi hha tempo non aspetti tempo. E’ una battuta per introdurre un tema che a Ragusa è piuttosto antipatico. Quando è il momento di pagare i tributi del Comune i cittadini devono recarsi all’ex consorzio agrario e, il più delle volte, quell’incombenza “dovuta” si trasforma in “sofferenza”. La foto ritrae cittadini in attesa che venga aperto l’ufficio unico per la Tari la Tasi etc etc. E’ normale che ci sia un po di fila ma come vedete sembra che sia un accampamento . Uno di questi cittadini ha chiamato il sindaco, ieri pomeriggio, visto che già alle 15,30, all’orario d’apertura, in fila c’erano già decine di persone. Peppe Cassì si è mostrato meravigliato ma pronto ad intervenire. Dobbiamo dire che, alla fine, il servizio viene svolto tra mugugni e proteste soprattutto al momento di chiudere lo sportello perchè sembra valere il sistema di chi c’è c’è. Magari il sindaco potrebbe farlo ottimizzare con qualche sedia in più in una sala d’aspetto più accogliente senza dire dignitosa . E infine, forse, un maggior numero di addetti visto che proprio con questi cittadini in fila si pagano stipendi e servizi e tutto quello che volete voi. Dai!!! Sindaco facciamo si che andare a pagare le tasse non sia appunto una sofferenza..