Passalacqua gara 4 (20,30 diretta SportItalia): “mission” tifoseria, riempire il PalaMinardi

Ci siamo, come dicevano una volta “è giunta l’ora”: stasera in gara quattro (20,30, arbitri Terranova di Ferrara, Wassermann di Trieste e Puccini di Genova, diretta su SportItalia canale 60) la Passalacqua proverà a rendere di nuovo indigesto il PalaMinardi alla Famila Schio e guadagnarsi il pass alla quarta finalissima scudetto nelle sue sei stagioni in A1. Al “tesorone” di Schio, composto dalla  convinzione di essere lo squadrone che in effetti è,  dalle lunghissime per il sotto canestro, dai nove scudetti che si porta con giusto orgoglio appresso e, prima di tutto, dalla certezza che mal che vada avrà sempre e comunque ha “bella” di domenica al PalaRomare per rimettere le (sue) cose a posto, le aquile contrappongono qualità e caratura molto simili, la voglia matta di regalarsi l’overdose di eccitazione della sfida-scudetto, un morale in decisa  risalita, la fame di chi non ha ancora “mangiato” la torta tricolore e, non certo ultimo per importanza, i loro tifosi. Ai quali va riconosciuto che martedì sera sono stati tanti, caldi e bravi nel farsi sentire dall’inizio alla fine.  Servendoci di un modo di dire tra i più abusati potremmo definirli la classica arma in più: magari non decisiva quando c’è, ma di sicuro dal peso rilevantissimo quando  manca. Proprio per questo dovranno fare ancora di più e meglio, trasformandosi in un’onda sonora di passione che si abbatte, continua e senza cali di intensità, sulla fortezza Schio: a supporto e insieme con le “nostre” in biancoverde. E ovvio che non siamo in grado di dire se alla fine la fortezza sarà espugnata, o se le mura vicentine riusciranno a rimanere in piedi: come sempre, per questo bisognerà attendere la sirena. Ma sappiamo che in occasioni del genere tutto conta, e che il contributo dato alla realizzazione del mosaico da ogni tessera, anche se piccola (e i tifosi non sono certo una tessera mignon), è sempre importante.  Quindi “pronti a muovere”, tutti e tanti, fin dal momento della palla a due.

di Lina Giarratana09 Mag 2019 15:05
Pubblicità