Marina, il sogno è realtà: e DDDDue……
Anche nel calcio del 2019 può accadere di commuoversi e di vivere favole. Può accadere ed è accaduto al Selvaggio, affollato di 2000 persone (bastava già questo a commuovere ricordando “il deserto” di troppe volte) nel vedere i ragazzi in maglia rossoblù vincere da dominatori contro la squadra che era stata creata per ammazzare il campionato. Due reti in neppure un quarto d’ora, due mazzate alle quale il Palazzolo non è mai riuscito davvero a rimediare, che sarebbero divenute quattro se non si fossero sprecate due grosse occasioni per chiudere il conto con un’ora di anticipo. Ma non si poteva proprio chiedere di più a quei ragazzi, che non hanno mai dato l’impressione di non farcela, neppure dopo il rigore (netto quanto evitabile) che aveva riaperto una gara che non avrebbe dovuto essere riaperta. Il calcio è così, è (ancora) bello anche per questo, come è bello perché a dare le ali al meraviglioso segno di una squadra che lo scorso anno era ancora in Promozione ci ha pensato il portiere con una parata quasi incredibile. Certo, era un evento sporadico, non il frutto di una vera e propria pressione degli ospiti, ma avrebbe comunque fatto malissimo, come possono farlo soltanto le palle che arrivano da due-tre metri dalla linea di porta. Ma Di Carlo ha detto no (il pari non sarebbe comunque bastato al Palazzolo, ma avrebbe di sicuro fatto vivere un finale di gara da coronarie a rischio), e, per una sorta di contrappasso delle emozioni, poco dopo il palo ha detto no anche a D. Arena, imbeccato benissimo da D’Agosta. Sarebbe stata l’ultima emozione, perché fino al termine il Marina ha esercitato un controllo impeccabile, spietato sulla partita e sulle speranze degli ospiti, che si spegnevano inesorabilmente accompagnate da un coro-canto “serie D, serie D”, che ci eravamo quasi dimenticato esistesse ancora. Poi i tre fischi di un arbitro quasi perfetto per il via alla festa, incontenibile come le lacrime di gioia, il groppo in gola e la certezza di aver vissuto un momento irripetibile. E, non dimentichiamolo, di essere entrati nella storia e, ne siamo convinti, non solo nostrana. Bravi, bravissimi tutti, e grazie. DDDDi cuore.