BAPR; Confermata la solidità patrimoniale – valori tra i migliori del panorama bancario

Il Consiglio di Amministrazione della Banca Agricola Popolare di Ragusa ha approvato in data odierna il
Progetto di Bilancio relativo all’anno 2018.
Nella pagine seguenti si evidenziano i principali risultati della Capogruppo Banca
Agricola Popolare di Ragusa.
Al 31 dicembre 2018 i crediti verso la clientela, al netto delle
rettifiche di valore, evidenziano una consistenza pari a € 3.250,2
mln., in aumento di complessivi € 166,3 mln. rispetto al valore
riclassificato IFRS9 dello scorso esercizio.
La componente dei finanziamenti verso la clientela, al 31 dicembre
2018, risulta pari a € 2.826,6 mln. e registra una diminuzione di
€ 149,4 mln. In particolare si precisa che la complessiva riduzione
della componente di finanziamenti verso la clientela è da attribuire
per € 282,1 mln. alla riduzione dei crediti deteriorati (-47,54%),
dovuta sia alla cessione di un portafoglio netto di sofferenze che ai
maggiori accantonamenti effettuati in sede di FTA IFRS9 ed in
contropartita al conto economico dell’esercizio.
Relativamente alla componente dei finanziamenti in bonis, si registra
un complessivo aumento di € 132,8 mln. (+5,57%) rispetto al
precedente esercizio. Tale positivo incremento è principalmente
riconducibile alla crescita delle forme tecniche dei “prestiti personali
e cessioni del quinto” (+74,56%) oltre che ai “mutui” per edilizia
residenziale (+1,87%). 1 ratio phase-in pari al 24,17% (24,68% al 31/12/2017)
– Texas ratio pari al 55,00% (83,74% al 31/12/2017).
Significativo incremento dei livelli di copertura dei crediti
deteriorati
– Copertura dei crediti deteriorati pari al 54,63% (37,10% nel 2017),
di cui:
o copertura delle sofferenze pari al 70,98% (43,13% nel 2017)
o copertura delle inadempienze probabili pari al 35,41%
(25,46% nel 2017)
o copertura delle esposizioni scadute sconfinate al 24,40%
(18,00% nel 2017)
Dimezzato lo stock dei crediti deteriorati netti
– Cartolarizzazione di un portafoglio di sofferenze pari a € 348,6
mln.
– Ammontare complessivo delle esposizioni deteriorate (NPE), al
netto delle rettifiche effettuate, pari a € 311,3 mln. (-47,54%
rispetto al 31/12/2017)
– NPE ratio netto pari a 10,95% (19,83% al 2017)

Confermata l’ottima posizione di liquidità
– LCR pari al 122% (minimo regolamentare 100%)
– NSFR pari al 146% (minimo regolamentare 100%)
– € 514,1 mln. di Attività Prontamente Liquidabili

Redditività influenzata dalle azioni legate al miglioramento del
profilo di rischio della Banca. Confermato, per il 129° esercizio
consecutivo, l’erogazione di un dividendo, in aumento rispetto al
2017
– Utile netto pari a € 8,8 mln.
– Dividendo di € 1,15 per azione (€ 1,10 nel 2017)
– Utile netto consolidato a € 9,0 mln.
Costante supporto all’economia del territorio. Incremento degli
impieghi in bonis
– Aumento complessivo dei finanziamenti in bonis pari a € 132,8
mln. (+ 5,57% rispetto al 31/12/2017)
Elaborato il nuovo Piano d’Impresa 2019-2021
Programmati, nell’arco di Piano:
– € 30 mln. di monte dividendi
– € 1.200 mln. di nuove erogazioni a sostegno del territorio
– ripresa delle assunzioni
Situazione Patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2018
A riprova della prudente attività di valutazione dei crediti deteriorati
operata nel corso dell’esercizio, i rapporti di copertura, al netto degli
interessi di mora, sono:
– per i crediti in sofferenza, 70,98% (43,13% nel 2017);
– per le inadempienze probabili, 35,41% (25,56% nel 2017);
– per le esposizioni scadute deteriorate, 24,40% (18,00% nel 2017);
– per i crediti in bonis e scaduti non deteriorati, 0,68% (0,72% nel
2017);
– per il totale dei crediti deteriorati, 54,63%, rispetto al 37,10%
registrato a fine 2017.
I rapporti di copertura, includendo gli interessi di mora svalutati
integralmente, sono:
– per i crediti in sofferenza, 78,52% (55,93% nel 2017);
– per le inadempienze probabili, 36,18% (26,21% nel 2017);
– per le esposizioni scadute deteriorate, 25,05% (18,54% nel 2017);
– per i crediti in bonis e scaduti non deteriorati, 0,68% (0,72% nel
2017);
– per il totale dei crediti deteriorati, 62,17%, rispetto al 47,48%
registrato a fine 2017.
Il comparto della raccolta diretta con la clientela retail sulle forme
tecniche tradizionali (depositi a risparmio, conti correnti e time
deposit) mostra un positivo incremento pari ad € 102,8 milioni
(+3,34%).
La raccolta diretta complessiva con la clientela (retail ed
istituzionale), comprese le obbligazioni e le altre forme tecniche
ammonta a € 3.325,4 mln., in calo dello 0,39% rispetto al precedente
esercizio.
La raccolta indiretta ammonta a € 890,4 mln., in diminuzione rispetto
a quanto rilevato a dicembre 2017 di € 21,9 mln. (-2,40%).
La raccolta complessiva risulta pertanto composta per il 78,96% da
raccolta diretta e per il 21,04% da raccolta indiretta.
Si precisa che nel corso del 2018 sono state richieste dagli organismi
di prevenzione e gestione delle crisi bancarie le contribuzioni
economiche annuali e la partecipazione indiretta all’articolato
intervento nei confronti di Banca Carige. Il complessivo apporto di
risorse economiche, tra interventi ordinari, straordinari e svalutazioni
delle partecipazioni indirettamente detenute, ammonta, in totale, a €
4,7 mln.
Gli indici quantitativi e qualitativi di patrimonializzazione restano
sensibilmente al di sopra degli standard richiesti, consentendo alla
Banca di essere pienamente conforme alle regole prudenziali:
 il Common Equity Tier 1 phase-in (che nel caso della Banca
coincide con il Total Capital Ratio) è pari al 24,17% (24,68% al
2017) a fronte di un minimo obbligatorio del 7%;
 il Common Equity Tier 1 fully loaded ammonta al 20,27%.
Il patrimonio netto contabile è pari a € 568,0 mln. Alla data di
chiusura dell’esercizio la Banca non detiene in portafoglio azioni di
propria emissione.
All’Assemblea ordinaria dei soci – che sarà convocata nei modi e
termini di legge – verrà proposta la distribuzione di un dividendo
unitario lordo per l’esercizio 2018 di € 1,15.
La tabella di pag. 9 e seguenti rappresenta in estrema sintesi i dati
sopra illustrati, comparandoli con quelli dell’esercizio precedente.
Partecipazioni in imprese del Gruppo
Gli investimenti in partecipazioni ammontano al 31 dicembre 2018 a
€ 11 mln. e riguardano le società controllate FinSud SIM S.p.A. e
Immobiliare Agricola Popolare Ragusa S.r.l.
I conti annuali delle controllate si sono chiusi con un utile cumulato
di € 0,4 mln.
Utile netto consolidato
L’utile netto consolidato è pari a € 9,0 mln.
Le prospettive: il Piano d’impresa 2019-2021
Il Consiglio di Amministrazione della Banca Agricola Popolare di
Ragusa nella seduta consiliare del 18 febbraio 2019 ha approvato il
Piano d’Impresa individuale 2019-2021, le cui linee guida – elaborate
sulla scorta delle previsioni di contesto micro e macro-economico
alla data – prevedono:
– riduzione significativa dell’attuale stock di NPL, mediante
operazioni di derecognition di portafogli di sofferenze, con
soluzioni compatibili con la preservazione del valore;
– efficientamento delle strutture interne focalizzata sul workout
degli NPL, con personale qualificato e strumentazione/processi
adeguati;
– innesco di un processo di ricambio generazionale, mediante il
ricorso mirato alle opportunità legislative esistenti e l’investimento
in nuove risorse e competenze;
– avvio di una strategia di digitalizzazione, anche attraverso
partnership con società ICT;
– potenziamento dell’assetto organizzativo;
– rafforzamento della capacità della Banca di incidere sullo
sviluppo economico del territorio, attraverso una presenza
costante a fianco di privati, professionisti ed imprese, con prodotti
e servizi a valore aggiunto;
– rilancio dell’immagine della Banca per intercettare la clientela
«di domani» e rispondere all’evoluzione delle abitudini di
interazione banca-clientela;
– creazione di valore all’interno del Gruppo Bancario.
Con il nuovo Piano la Banca si prefigge di erogare, nel triennio di
programmazione, € 30 mln. di dividendi e € 1.200 mln. di nuovi
crediti a famiglie ed imprese operanti sul territorio. Si prevedono
importanti investimenti in attività di digitalizzazione ed è
programmato l’innesco di un processo di ricambio generazionale, con
l’avvio di un piano di nuove assunzioni.
Le linee guida strategiche mirano a:
– assicurare continuità nelle relazioni della Banca con il suo
mercato di riferimento, di cui è parte integrante e
imprescindibile volano dello sviluppo economico e sociale;
– conseguire una sostenibile redditività prospettica per garantire ai
soci una soddisfacente remunerazione del capitale investito e
salvaguardare la solida patrimonializzazione ed un profilo di
rischio compatibile per assicurare una sana e prudente gestione
aziendale.
Resta fermo il sostegno della Banca al suo Territorio, in tutte le
forme di contribuzione finora garantite nei suoi 130 anni di storia.

di Redazione24 Mar 2019 10:03
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