Tribunale Ragusa in locali inidonei, insicuri e costosi

Ha avuto luogo a Catania l’annunciata assemblea del Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità con la partecipazione di buona parte dei comitati costituiti in ogni parte del Paese a difesa dei 30 Tribunali soppressi con l’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria italiana. Ai lavori, presieduti dall’Avv. Enzo Galazzo, oltre ai diversi Sindaci dei Comuni interessati, hanno partecipato il Sen.Raffaele Stancanelli, vice-presidente della Commissione Giustizia del Senato della
Repubblica (che si è impegnato a seguire la questione dei Tribunali e della giustizia nelle competenti sedi istituzionali) e l’on. Renzo Tondo di Tolmezzo promotore di un gruppo di parlamentari (Senatori e Deputati) impegnati a svolgere, indipendentemente dalla rispettiva posizione politica, una decisa azione per il ripristino dei Tribunali soppressi.
Alla presenza, e con gli interventi dei numerosi Sindaci presenti e dei rappresentanti della Avvocatura, delle associazioni civiche, dei cittadini e dei consumatori ed utenti e delle organizzazioni, la riunione è stata caratterizzata da un ampio ed animato dibattito nel corso del quale sono state evidenziate le conseguenze negative, per i territori e per i cittadini, determinate da una riforma che, voluta per risparmiare, per dare maggiore funzionalità  ai servizi giudiziari,e per abbreviare i tempi della giustizia e per realizzare risparmi di spesa, ha prodotto  effetti diametralmente opposti. Per non parlare delle situazioni paradossali come quella che ha visto la chiusura del Palazzo di Giustizia di Modica per trasferire tutto a Ragusa in locali inidonei , insicuri o rimediati con costi enormi e comunque privi dei requisiti e delle caratteristiche per poter essere destinati ad uffici giudiziari.
Criticato da tutti il comportamento irrituale del Ministro Bonafede che a distanza di oltre tre mesi non si è degnato di dare una risposta alla richiesta di incontro avanzata dalla presidenza del Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità: e ciò nonostante il punto del contratto-programma del Governo in carica che, come si sa, prevede la revisione della geografia giudiziaria che ha sancito la chiusura dei 30 tribunali soppressi.
Particolarmente nutrita la delegazione del Comitato Pro Tribunale di Modica la cui posizione, oltr e che dal portavoce Enzo Galazzo, è stata espressa dall’assessore Giorgio Linguanti ( presente insieme al presidente del Consiglio Comunale di Modica Carmela  Minioto e all’assessore Rosario Agosta del Comune di Pozzallo), da Enzo Cavallo e da Salvo Rando che, coi loro interventi hanno contribuito a dare concretezza propositiva alla riunione .
A conclusione dei lavori si è proceduto alla elaborazione di un documento unitario che auspica il diretto coinvolgimento, oltre al Ministro Bonafede, del Premier Giuseppe Conte e dei Vice-Premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini; di convocare un   presidio dei Sindaci rappresentativi degli Uffici soppressi e dei Comitati presso il Ministero della Giustizia nonché di sollecitare un provvedimento di immediata esecutività che consenta la piena applicazione da parte del Governo del punto 12 del contratto dallo stesso sottoscritto.

di Redazione18 Nov 2018 18:11
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