Azione di contrasto a partire dai consumatori

Ci risiamo : Ecco un’altra notizia sul capolarato e sulle condizioni nelle quali vivono i lavoratori sfruttati. Su questo argomento  pubblichiamo una nota sindacale “È tragico leggere che nelle serre di Vittoria sette aziende agricole su sette controllate dalla Polizia sono risultate fuorilegge, perché fondate sullo sfruttamento dei braccianti. La malaimpresa rischia di offuscare l’immagine costruita dalle molte aziende sane che a Ragusa e Vittoria, come altrove, rispettano la dignità dei lavoratori e fronteggiano ogni giorno la concorrenza sleale di pseudo-colleghi. Ringraziamo magistratura e forze dell’ordine per l’impegno contro il caporalato, contro la mafia dei campi, ma ora anche istituzioni politiche e associazioni datoriali devono fare di più per tutelare lavoratori e aziende sane. Si schierino a fianco delle organizzazioni sindacali in azione concrete di prevenzione. Perché la repressione non basta!”. Lo affermano i segretari generali di Uila Sicilia e Uila Ragusa, Nino Marino e Concetta Di Gregorio, commentando i risultati dell’inchiesta anticaporalato condotta dalla Squadra Mobile di Ragusa. Gli esponenti sindacali aggiungono: “A fronte di un fenomeno che gli investigatori definiscono di illegalità diffusa, noi ribadiamo la necessità di una mobilitazione concreta dei cittadini perché operazioni come quella di Vittoria non risultino vane. Crediamo nella necessità di una risposta dei consumatori, in modo che marciscano sugli scaffali dei supermercati i prodotti delle imprese che calpestano dignità dei lavoratori, norme e contratti. La Uila ha già vinto una battaglia di civiltà ottenendo l’approvazione della legge nazionale anticaporalato, non ancora pienamente attuata. Adesso, rilanciamo la nostra proposta di un marchio etico di qualità, “Buono è legale”, per esaltare le ditte sane e spingere fuori mercato le aziende-pirata. Governo regionale e Ars sostengano questa iniziativa. Altrettanto chiediamo di fare alle associazioni imprenditoriali mentre ribadiamo l’appello-denuncia al sistema della grande distribuzione perché rinunci alle gare al ribasso, che finiscono per favorire pseudo-imprenditori e mandanti dei caporali”.

di Redazione24 Ott 2018 11:10
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