Sicurezza negli ospedali. Per Ragusa in Movimento vanno "filtrati" gli ingressi
Catania: la notte di capodanno un’aggressione al Pronto Soccorso Vittorio Emanuele, con un medico picchiato. Una vicenda che ha destato preoccupazione, non solo nel territorio etneo.
Su sponda Iblea, infatti, a raccogliere tali preoccupazione è Ragusa in Movimento, secondo cui: “sarebbe opportuno che, per evitare episodi drammatici come quello verificatosi a Capodanno al Vittorio Emanuele di Catania, la direzione generale dell’Asp di Ragusa si attrezzasse per dotare i Pronto soccorso degli ospedali territoriali degli opportuni dispositivi di sicurezza”.
La riflessione appartiene in particolare al presidente dell’associazione, Mario Chiavola, che quindi pone l’accento sul possibile problema della sicurezza nelle grandi strutture sanitarie: “ci auguriamo, come movimento politico, che la direzione generale possa prendere spunto dalle situazioni incresciose accadute altrove per fare in modo che episodi del genere non si verifichino nella nostra realtà”.
Ma sul caso del capodanno catanese, vale la pena di fare una precisazione; il Pronto Soccorso Vittorio Emanuele è stato oggetto di sette aggressioni negli ultimi quattro mesi, di cui l’ultima risalente per l’appunto al primo dell’anno. Si tratta quindi di una struttura ove effettivamente esiste un reale rischio sicurezza, a differenza di quanto succeda nel nostro territorio, dove una simile emergenza non si è ancora palesata.