Vittoria. La Guardia di Finanza ha scoperto un assicuratore abusivo

I finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa hanno denunciato M.P., un soggetto vittoriese che svolgeva abusivamente l’attività di mediazione assicurativa.
L’attività d’indagine, svolta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Vittoria, è nata dall’approfondimento di una segnalazione di operazioni sospette, a fini antiriciclaggio, dalle quali è emerso che il soggetto incassava mensilmente cospicue somme di denaro, senza svolgere apparentemente alcuna attività economica.
A seguito di ulteriori approfondimenti, su delega dell’Autorità Giudiziaria, è stata data esecuzione ad una perquisizione presso lo studio dell’indagato, dove è stata sottoposta a sequestro numerosa documentazione contabile. Nello specifico, è stato scoperto un vero e proprio “schedario occulto”, ben nascosto in un locale attiguo, dove vi era custodita documentazione concernente le compagnie di assicurazione per cui M.P. operava di fatto (quali Genertel, Direct Line, Sicurtel, Genialloyd); inoltre, sui computers in uso all’assicuratore abusivo, è stato trovato un file di contabilità parallela dalla quale i finanzieri sono riusciti non solo a ricostruire tutte le movimentazioni, i relativi clienti ed il numero delle polizze assicurative stipulate, ma anche a determinare perfettamente l’introito ottenuto e non dichiarato fiscalmente, contraddistinto da una colonna specifica e intenzionalmente colorata in nero, per ricavi non dichiarati ammontanti complessivamente a circa 500 mila euro. Inutile il maldestro tentativo effettuato dall’indagato, in fase di perquisizione, di staccare la corrente per impedire ai militari di trovare tale prezioso file, poi estrapolato con l’ausilio di tecnici informatici.
Gli interventi ispettivi hanno permesso quindi di ricostruire il modus operandi criminale: M.P. si occupava della stipula di contratti di assicurazione facendo da tramite tra le compagnie di assicurazione online ed i clienti; tenuto conto che tali compagnie assicuratrici dovrebbero avere rapporti diretti con i propri clienti, l’indagato si sarebbe posto illegalmente come intermediario nei predetti rapporti, poiché lo stesso, almeno per il periodo relativo alla documentazione rinvenuta (2010-2015), non aveva ottenuto alcun mandato dalle predette assicurazioni online e, soprattutto, non risultava iscritto nel registro RUI (Registro Unico Intermediari assicurativi), nelle rispettive sezioni A., B. o E. Pertanto, il vittoriese è stato denunciato per violazione dell’art. 109 del D.Lgs. n. 209/2005 (Codice delle assicurazioni private), sanzionato dall’art. 305 del medesimo testo di legge, oltre ad essere soggetto a specifica verifica fiscale, la quale ha permesso di far emergere la sua posizione di evasore para-totale.
Ad essere danneggiati dalle condotta criminale sopra descritta non sono solo gli assicuratori regolarmente iscritti al previsto Registro, che hanno visto leso il diritto ad una concorrenza leale nel rispetto delle leggi, ma soprattutto i più di 5.000 cittadini che si sono affidati in questi anni inconsapevolmente ad un soggetto privo dei previsti requisiti di onorabilità e professionalità, pagando per di più tariffe superiori di quelle normalmente applicate dalle compagnie assicurative online.
Il contrasto al sommerso d’azienda e la tutela dei mercati finanziari costituiscono una delle principali mission istituzionali della Guardia di Finanza, unica forza di polizia dotata di specifiche competenze professionali nel campo delle investigazioni economico-finanziarie tali da poter affrontare, in maniera trasversale, ogni tipologia di illecito attraverso l’analisi di operazioni aziendali, di flussi finanziari e l’uso degli strumenti previsti dal codice di procedura penale.

di Redazione29 Nov 2016 12:11
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