Il sindaco di Acate Raffo chiede 1 milione di euro al Consiglio dei Ministri

Il sindaco di Acate, Francesco Raffo, ha partecipato all’incontro, più volte da lui sollecitato, organizzato, sabato 8 ottobre, a Palermo dall’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale dei Comuni Siciliani), presso la sede di Villa Niscemi, sul tema: “Iniziative per far fronte alle difficoltà organizzative e alle problematiche finanziarie degli Enti Locali siciliani”.
Scopo dell’assise: dibattere sulle scelte da intraprendere per portare avanti, con determinazione ed efficacia, iniziative e proposte concrete in favore dei comuni.
Nel corso del suo articolato intervento, seguito con particolare interesse dall’attenta platea, il sindaco Raffo ha focalizzato l’attenzione sui due principali problemi posti dall’Ufficio di Presidenza: criticità finanziarie dei Comuni Siciliani e gestione della Raccolta dei Rifiuti.
Per quanto riguarda il primo argomento, che ha portato al dissesto finanziario centinaia di Comuni siciliani, compreso Acate, senza indulgere a inutili lamentele, il primo cittadino di Acate è andato dritto al cuore del problema invitando l’Anci, in modo determinato, a chiedere subito il rifinanziamento della Legge Reg. n. 5 del 2014, che prevede aiuti a fondo perduto, per 10 anni, per i Comuni in dissesto; un autorevole intervento presso il Ministero degli Interni per un “Contributo di Allineamento” di € 1.000.000 (Legge 267/2000, art. 263) per il Comune di Acate, tenuto conto che, unico Comune della Sicilia, non riceve dal 2012 un solo Euro per gli stipendi degli impiegati e per vari servizi essenziali. Inoltre il Sindaco Raffo ha invitato l’Anci a proporre, già a partire da questa settimana, al Consiglio dei Ministri, l’emanazione di un Decreto Legge finalizzato al trasferimento, da parte della Cassa Depositi e Prestiti, delle somme, fino ad oggi non erogate, da utilizzare per il pagamento dei debiti fino al 31 dicembre 2016, relativi agli stipendi degli impiegati, la Ditta della raccolta dei rifiuti, le discariche, fornitori dei servizi; e chiudere, così, definitivamente col dramma dei debiti e riprendere un percorso virtuoso di risanamento del bilancio comunale.
Il Presidente, Leoluca Orlando, e tutto il gruppo dirigente dell’Anci hanno accolto con interesse le richieste del Sindaco, assumendo pubblicamente l’impegno di inserirle al primo punto dell’agenda dei lavori nell’imminente incontro che si terrà a Roma con il Presidente del Consiglio.
Anche il secondo punto all’ordine del giorno, relativo alla drammatica situazione dello smaltimento dei rifiuti, reso ancor più grave dall’imminente chiusura di tutte le discariche, è stato caratterizzato dalle interessanti proposte formulate dal Sindaco Raffo. Dopo avere condiviso le amarezze e i disagi dei Colleghi Sindaci su un problema che rischia di esplodere da un momento all’altro con conseguenze inimmaginabili, il primo cittadino di Acate è passato alla proposta e, con efficace sintesi, ha esposto “l’ARO di Acate” ed il Piano Rifiuti, con relativo decreto assessoriale. Il piano prevede la raccolta dei rifiuti non solo nel centro abitato ma in tutto il territorio, compresi gli scarti dell’agricoltura. Inoltre, cosa che ha particolarmente colpito l’attenzione dei presenti, il Piano prevede il conferimento e la trasformazione di tutti i rifiuti in loco, con notevole abbattimento dei costi e delle tasse, per la produzione di energia elettrica, di Bio-Gasolio ed altre fonti rinnovabili. Quindi il Sindaco ha messo gratuitamente a disposizione degli altri comuni il Piano Rifiuti di Acate, già approvato dopo due anni di intenso lavoro, per una gestione collettiva, come già avviene in altre regioni. Una proposta accolta con particolare interesse da tutti i presenti tanto da indurre l’Anci a riconvocare, nell’immediato futuro, tutti i sindaci per affrontare e portare a soluzione questo problema. “Non abbiamo bisogno di nessuno- ha sottolineato in modo provocatorio il Sindaco Raffo a conclusione del suo intervento- ma solo che ci lascino lavorare, sia la Regione che lo Stato, dandoci gli strumenti finanziari e legislativi necessari per la realizzazione immediata di questi impianti di trasformazione nell’assoluto rispetto della difesa dell’ambiente e della salvaguardia della Salute dei Cittadini”.

di Redazione11 Ott 2016 17:10
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