Protesta dei netturbini al Consiglio comunale di Modica. Assente la maggioranza, dure le opposizioni
E’ iniziata ieri sera l’occupazione dell’aula consiliare di Modica da parte dei lavoratori della ditta che attualmente gestisce la raccolta dei rifiuti nella città della Contea.
Motivo della protesta il mancato pagamento degli stipendi, almeno quattro mesi, per colpa del Comune che non trasferisce all’azienda le somme necessarie.
Nel pomeriggio di martedì si è tenuta una riunione al Palazzo di Governo di Ragusa, presente il Prefetto e e le sigle sindacali. Assente invece l’Amministrazione Abbate. Atteggiamento che ha indispettito non solo il rappresentante del Governo, ma anche e soprattutto i lavoratori che poi hanno deciso di protestare duramente contro l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale.
Pare che il primo cittadino abbia fatto sapere che nel corso della mattinata odierna l’Ente dovrebbe procedere all’erogazione di una prima trance di fondi che dovrebbe ammontare a circa 400mila euro. “Briciole”, dicono le opposizioni, perché per queste somme non sarebbero comunque sufficienti a coprire l’ammontare del debito nei confronti della ditta e quindi dei dipendenti. Oltre un centinaio, questi ultimi, che hanno atteso per mesi e che adesso hanno deciso di manifestare.
E sull’atteggiamento del’Amministrazione comunale sono durissime le opposizioni che lamentano l’assenza di rappresentanti della Giunta in Consiglio e di tutti i consiglieri di maggioranza. Lunedì era in discussione la relazione sul primo semestre del piano di riequlibrio finanziario del Comune. Molto critica la posizione della Corte dei Conti e già le opposizioni parlano di Amministrazione Abbate arrivata al capolinea.
Consiglio comunale, dunque, che è stato rinviato a martedì, cioè ieri, ma senza maggioranza né altri esponenti dell’amministrazione anche questa volta. Un atteggiamento grave, denuncia anche il presidente del Consiglio Roberto Garaffa, perché così si sottraggono al confronto. Già accaduto con il caso dei doposcuolisti e ripetuto adesso con la relazione della Corte di Conti e la protesta dei netturbini.
“La prima di una lunga serie” fanno sapere dal Partito Democratico di Modica: “E’ finito il tempo delle torte e dei brindisi… siamo solidali con chi sta protestando e speriamo che il Prefetto possa fare da regia in una situazione disastrosa che celebra l’inizio della fine dell’esperienza Abbate”.