Convegno sul Grande Oriente d’Italia e il Terzo Settore
Il Grande Oriente d’Italia, la più numerosa istituzione massonica presente sul territorio nazionale, si incontra con chi è quotidianamente impegnato per la costruzione di un welfare a misura d’uomo. Oggi, alle 18, presso l’Hotel Nettuno di Catania si tiene, infatti, il convegno “Dal libero associazionismo al proibizionismo: Il Grande Oriente d’Italia ed il Terzo Settore si confrontano”.
Sarà un serrato faccia a faccia, chiaro, leale e ricco di spunti d’approfondimento, con una rappresentanza di oltre 45 Associazioni, appunto del Terzo Settore, per mettere a fuoco tematiche che riguardano la libertà di appartenenza al mondo delle associazioni ed il ruolo che queste devono avere nei confronti della società in cui operano.
Nello specifico, il programma del convegno tratterà le relazioni: “Limitazione preventiva dell’associazionismo: quale compatibilità costituzionale?”, relatore Luca Pedullà docente universitario di diritto costituzionale; “Le associazioni del Terzo Settore la colonna portante della solidarietà in Italia: l’esperienza dei 37 Enti aderenti al C.R.E.S.S.”, relatrice Francesca Celi – dirigente e docente C.R.E.S.S.; “Solidarietà pubblica e privata, le nuove frontiere del Welfare”, relatore Marco Cauda, psicologo – Segretario nazionale della FISM; “L’informazione responsabile”, relatore Giuseppe Cascio, giornalista.
I lavori saranno conclusi da Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.
Moderatore del convegno sarà Giacomo Gargano, docente universitario di diritto amministrativo.
Le tematiche trattate, sotto varie sfaccettature, tendono ad evidenziare i dovuti distinguo tra chi opera nel rispetto della legalità e chi, invece, approfitta della propria posizione per fini illeciti. Vanno infatti stigmatizzati, con forza, quegli isolati casi di devianza che minano la dignità di chi quotidianamente si mette al servizio della collettività, avendo sempre ben chiara la propria mission, rispettando le regole e le Leggi dello Stato.
Altra tematica rilevante, divenuta quanto mai attuale per i tristi fatti sismici che hanno sconvolto il centro Italia, è la solidarietà portata avanti dalle Associazioni (testimoniata dalle analisi e dai risultati di settore) che si reggono sull’impegno e la dedizione di migliaia di volontari. L’essere al servizio degli altri non è un lavoro, ma una missione ed è desiderio comune rendere partecipe di questa realtà l’intera società civile.
“Chi fa della solidarietà il proprio stile di vita deve sapere ascoltare il territorio, avere occhi ed orecchie attente per comprendere le esigenze delle comunità locali ed essere conseguentemente pronto a fare la propria parte al servizio della società civile – dice Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia – Convegni come questo hanno, quindi, l’obiettivo di far sentire, in maniera forte e chiara, la nostra presenza su un fronte che ci è congeniale, quello del rapporto sinergico con terzo settore e volontariato, tutelato dalla nostra Costituzione. Il confronto che ne scaturirà sarà, per noi, una preziosa bussola per individuare la rotta giusta sul cammino dello sviluppo sostenibile, un percorso di crescita comune in cui la centralità della persona ed il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo sono considerati una priorità assoluta”.