Anche quest’anno Marina di Ragusa perde la bandiera blu, secondo Chiavola e D’Asta
“Se fosse confermato quanto riportano oggi gli organi di stampa, e cioè che Marina di Ragusa sarà costretta a rinunciare per il secondo anno di seguito alla bandiera blu, tale circostanza connoterebbe in maniera ulteriormente negativa l’Amministrazione Piccitto che in un anno non è riuscita a recuperare il terreno perso. Per non parlare delle ricadute tutt’altro che positive per l’immagine della nostra frazione rivierasca che potrebbero avere conseguenze pesanti anche sul piano economico”. E’ il commento che arriva dai consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, con riferimento alla cerimonia Fee in programma l’11 maggio a Roma e alla quale sono già stati invitati a partecipare i sindaci di Pozzallo e di Ispica mentre nessun tipo di comunicazione in proposito sarebbe arrivata a quello di Ragusa. “E’ un fatto molto grave – aggiungono D’Asta e Chiavola – ci saremmo attesi almeno un tentativo di rimediare al malfatto da parte di questa Amministrazione comunale visto che, già l’anno scorso, avevamo perso la bandiera blu. E, invece, sembra che il sindaco abbia continuato a crogiolarsi in questa politica del non fare con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti”. “L’unico pensiero del primo cittadino su Marina di Ragusa – aggiungono i due esponenti Dem – è stato quello della pista ciclabile. Ma, con tutta evidenza, questo provvedimento non è servito ad eliminare il gap esistente rispetto ai parametri proposti dalla Fee. Ci dobbiamo ancora una volta confrontare con un’Amministrazione comunale che dimostra tutta la propria imperizia nella gestione della cosa pubblica e, soprattutto, del nostro patrimonio paesaggistico, monumentale oltre che, in questo caso, anche turistico. Sappiamo quanto la bandiera blu possa fungere da motivo di attrazione per i visitatori. Ecco perché, ancora peggio dello scorso anno, possiamo dire di avere compiuto un doppio passo indietro. Piccitto ha dimostrato ulteriormente, se ce ne fosse di bisogno, la propria incapacità amministrativa. Mentre i ragusani, che da tre anni attendono la rivoluzione, si sono accorti che non solo tutto è rimasto come prima ma, anzi, è peggiorato, e di molto. Come, per l’appunto, nel caso della bandiera blu a Marina di Ragusa”.