IL COMUNE DI RAGUSA VUOLE MODIFICARE IL PIANO REGOLATORE PER IMPEDIRCI DI LAVORARE!

Riceviamo e pubblichiamo.

“Una modifica che affossa l’economia della città.
Abbiamo appreso che il Comune di Ragusa vuole impedire nuove ricerche di idrocarburi, che, come tutti i Ragusani sanno, si svolgono nel nostro territorio da decenni senza alcun problema per l’ambiente, facendo approvare una modifica del Piano regolatore dal Consiglio Comunale.
Ma la Giunta di Ragusa mostra altrettanto zelo quando deve accaparrarsi le royalties che dalla produzione di idrocarburi arrivano nelle casse comunali, e anzi si oppone con forza a qualsiasi progetto di suddividere una parte dei proventi delle royalties con gli altri Comuni della provincia.
Ma gli Amministratori di Ragusa si rendono conto che se passa la modifica del Piano regolatore questi soldi non li vedranno più! Tra qualche anno, senza sviluppo del settore, addio euro nelle casse del Comune. E addio lavoro per noi!
Consultando il sito del Comune abbiamo potuto leggere la Delibera di Giunta n. 143 del 7 marzo, e ci siamo accorti che con le modifiche proposte si bloccherebbero non solo le attività legate agli idrocarburi, ma tutte quelle legate al settore energetico. Anche le rinnovabili, di cui qualcuno, a parole, pare farsi paladino. E probabilmente ci potranno essere ricadute negative anche per gli allevatori e gli agricoltori che in futuro avranno più difficoltà a mandare avanti le loro attività.
Francamente non capiamo!
Dove vuole arrivare il Comune?
Pensa che i lavoratori del comparto energetico di Ragusa staranno fermi a guardare?
Siamo stanchi e indignati per questi ripetuti attacchi al nostro settore, che rendono una vita già difficile ancora più precaria, senza alcuna garanzia per il futuro, e dove anche le istituzioni che dovrebbero tutelare tutti si mettono di traverso, non pensano allo sviluppo della città e vogliono impedirci di lavorare.
Metteremo in atto nei prossimi giorni una serie di iniziative per farci sentire: faremo conoscere a tutti i rischi per i lavoratori che, se la delibera venisse approvata, si troverebbero in poco tempo senza lavoro”.

di Redazione30 Mar 2016 11:03
Pubblicità