Incendio alla “World Fruit”. Avola (Cgil): “Occorre debellare la piaga del racket”

L’incendio di matrice dolosa che ha creato ingenti danni all’azienda agricola “World Fruit” dell’imprenditore vittoriese, Maurizio Ciaculli, pone un grande problema di prospettiva legato allo sviluppo di un settore già colpito da una crisi non indifferente dovuta, al di là delle condizioni di mercato del settore, ad una presenza della criminalità organizzata che è un nemico da eliminare a tutti i costi.
Il racket delle estorsioni, che sembra essere la base dell’azione a delinquere, non può continuare ad incidere in modo drammatico e irreversibile su un comparto, fortemente radicato nel territorio e tradizionalmente solido per essere trasmesso da lunghe e prolifiche generazioni familiari, che va tutelato e posto nella possibilità di operare nelle migliori condizioni.
La Cgil e la Flai di Ragusa si faranno carico di intraprendere interlocuzioni con i rappresentanti delle forze dell’ordine al fine di proporre, operando nell’ambito della proprie competenze e autonomie, interlocuzioni, iniziative e sinergie utili a determinare migliori possibilità, per fronteggiare il fenomeno malavitoso che è il più evidente segnale di una retrocessione sociale ed economica di un comparto dove operano centinaia di famiglie e che da lavoro ad un indotto non indifferente.
Nell’esprimere la nostra non formale solidarietà all’imprenditore agricolo, Maurizio Ciaculli, auspichiamo una forte collaborazione con le forze di polizia perché questa dolente piaga del racket delle estorsioni possa essere debellata, grazie alla collaborazione di quanti credono nella possibilità di poter operare nella legalità e nella civiltà di impresa che caratterizzano il tradizionale panorama agricolo del vittoriese.

di Redazione27 Ago 2015 10:08
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