Ragusa, revocata delibera piano assunzioni 2015. PD: “Avevamo ragione”.
“Prendiamo atto che la Giunta del sindaco Piccitto ha revocato, in autotutela, la delibera riguardante il fabbisogno di personale e il piano assunzioni il 2015, riadeguandosi così al dettato della Corte dei Conti sezione Autonomie che, lo scorso 16 giugno, aveva confermato che procedere in quella direzione da parte dell’Amministrazione comunale avrebbe voluto dire disattendere la normativa vigente”. Lo dichiarano i consiglieri comunale del Partito Democratico al Comune di Ragusa, Giorgio Massari, Mario D’Asta e Mario Chiavola, sottolineando che “in verità questo orientamento era in qualche modo anticipato da una precedente deliberazione della Corte dei Conti, sezione di controllo per la Regione siciliana, che ha sancito anche per gli enti locali siciliani la piena vigenza dei vincoli assunzionali disposti dal legislatore nazionale con la legge di stabilità per l’anno 2015”.
“La possibilità di assumere – dicono i consiglieri – rimane possibile solo per indire bandi di procedure di mobilità riservate esclusivamente al personale soprannumerario degli enti di area vasta. Solo a conclusione di tale procedimento di ricollocazione del personale destinatario dei processi di mobilità, è ammissibile la procedura di mobilità volontaria. Nella suddetta delibera della giunta municipale, si prevede altresì il conferimento di incarichi dirigenziali ai sensi dell’art. 110 Tuel: è necessario dire che, sebbene la deliberazione della Corte dei Conti non si pronunci su ciò, in quanto questo argomento esorbita dal tema interpretativo ad essa sottoposta del comma 424, per cui non vi è luogo a deliberare, tuttavia come gruppo ribadiamo tre principi. Il primo un principio di precauzione: riteniamo non opportuno procedere a questi incarichi fino a che non abbiamo certezza che professionalità analoghe non siano presenti nelle ex-province e quindi solo alla conclusione del processo di ricollocazione del personale delle ex-province. Il secondo principio è di trasparenza, perché riteniamo più trasparente che si ricorra per lo più a concorsi pubblici piuttosto che a chiamate dirette sotto le mentite spoglie di curriculum mirabolanti. Il terzo è il principio di opportunità, legato al fatto di evitare ulteriore spesa per il Comune in presenza di una incertezza complessiva delle entrate disponibili, legate anche al nuovo regime di contabilità e di bilancio per gli enti locali, evitando quindi di ricercare attraverso un appesantimento della tassazione dei cittadini, le risorse necessarie per retribuire nuovi dirigenti”.