Su 79 proroghe, Piccitto riesce a giustificarne, alla Regione Siciliana, solo 21
E’ stato concluso il procedimento avviato dall’Assessorato delle Autonomie Locali della Regione siciliana nei confronti dell’Amministrazione Piccitto, in merito alle 79 proroghe concesse dalla stessa, tra il luglio del 2013 e l’aprile del 2014. Se l’oggetto del rilievo erano le 79 proroghe, il sindaco e il segretario generale, come fanno notare dall’Assessorato, giustificano solamente 21 provvedimenti (ai sensi dell’art. 57 del D.lgs. 163/2006), mentre “nulla – scrive l’Assessorato nel suo rilievo – ha riferito in merito ai rimanenti (58) provvedimenti”. Come mai l’Amministrazione è riuscita a giustificarne solo 21?
L’Assessorato conclude il suo rilievo, raccomandando “agli amministratori e ai dirigenti dei settori, per l’avvenire, il rispetto più assoluto della norma, limitando le eventuali proroghe di contratti ai casi tassativamente previsti”, dall’art. 57 del D.lgs. 163/2006.
La vicenda ebbe inizio l’11 luglio del 2014, quando la Regione invia una nota al sindaco, al segretario generale e al presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, per avere chiarimenti sulle motivazioni che avevano indotto l’Amministrazione a concedere le 79 proroghe; nota a cui seguirà un sollecito l’11 settembre del 2014. A tal proposito i consiglieri comunali: Sonia Migliore, Maurizio Tumino e Giuseppe Lo Destro, evidenziano un fatto molto grave, che non può essere taciuto e che non potrà non avere conseguenze ossia il consigliere Migliore, alla luce di ciò, aveva chiesto di poter visionare la relazione del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti in riferimento alla vicenda, in quanto, questa relazione, andava sottoposta all’attenzione della Corte dei Conti, ma, stranamente, il presidente non ha mai ricevuto la richiesta dalla Regione. A questo punto i tre consiglieri si chiedono come mai ciò sia potuto accadere e perché l’Amministrazione ha deciso di non coinvolgere i revisori dei conti? Un fatto, assicurano, che va approfondito e lo approfondiranno.
“E’ un dato incontrovertibile – dichiarano la Migliore, Tumino e Lo Destro – che continuano a cumularsi i rilievi nei confronti delle azioni amministrative del Comune. A questa, infatti, bisogna aggiungere i due rilievi dell’Autorità nazionale anticorruzione, riguardanti il bando di gara per l’affidamento dei servizi di pulizia dei locali del Comune e del Tribunale e il bando di gara per l’affidamento esterno per l’elaborazione del nuovo piano di intervento sulla raccolta dei rifiuti, oltre ai rilievi della Guardia di Finanza, che tanto scalpore hanno suscitato nelle ultime settimane. Sarebbe proprio il caso di mettere la parola fine a questa china – concludono i tre – ricordiamo che le proroghe ad oggi sono più di 130 e che gli atti illegittimi o anomali continuano ad esser promulgati”.